Dal quotidiano napoletano un ottimo esempio ovvero come diffondere fra i giovani odio e falsità nei confronti di Israele.
Testata: Il Mattino Data: 23 febbraio 2004 Pagina: 33 Autore: Fulvio Scarlata Titolo: «No al muro dell’odio in Terra Santa»
L'articolo che riportiamo è stato pubblicato sabato 21 febbraio '04 sul quotidiano napoletano. Ecco cosa ha scritto Fulvio Scarlata:
Sono venuti a raccontare la realtà dell’occupazione della Palestina e il rifiuto per la costruzione del «muro dell’odio» voluto da Ariel Sharon, chiedendo l’impegno concreto di Provincia e Comune. In Medio Oriente per realizzare spazi sociali in cui i giovani israeliani e palestinesi possano incontrarsi. E qui a Salerno per la costruzione della «casa della pace» richiesta dai Giovani comunisti. Zwi Shouldiner è un docente israeliano di Scienze politiche, Ali Rashid è il segretario della delegazione palestinese in Italia. Insieme stanno girando il nostro Paese per far conoscere una realtà diversa dei loro popoli. Ieri a Salerno sono stati per due ore a parlare al liceo Da Procida con 600 ragazzi provenienti da 13 istituti superiori. Poi hanno incontrato il Presidente della Provincia e il sindaco per chiedere il sostegno delle istituzioni alle iniziative di pace in Palestina. «Andria e De Biase ci hanno assicurato il loro massimo sforzo - spiega Rashid - per realizzare un centro per attività di carattere culturale e sociale, per insegnare ai nostri ragazzi a riscoprire il ruolo della politica in un momento in cui la politica non sembra avere più alcun ruolo. Uno spazio dove i giovani israeliani e palestinesi possano incontrarsi e conoscersi mentre il governo di Israele rifiuta il dialogo e punta al colpo di grazia al popolo palestinese». «È importante condannare l’antisemitismo - continua Shouldiner - ma questo attacco ai palestinesi mina le basi dello stato Israeliano. E la costruzione del muro di odio crea più terroristi del terrorismo fondamentalista. La risposta di Salerno è un segno di pace importante. Bisogna spiegare che questo muro è un atto unilaterale, che divide i palestinesi dai palestinesi e non pone un termine all’occupazione israeliana». La Provincia è da tempo impegnata sulla Palestina in particolare con il consigliere Eresto Scelza che ha allestito una mostra che ancora gira in provincia. Ora i Giovani Comunisti, con il sostegno del consigliere comunale Alessandro Longo, chiedono al Comune di realizzare una «casa della pace», «uno spazio - spiega Giuseppe Trapani - dove le tante sigle e associazioni possano incontrarsi per coordinare le iniziative a Salerno». Insomma: un ottimo esempio di propaganda antiisraeliana, senza dubbio. E poi ci si chiede da dove arriva la disinformazione. Da articoli come questo, per esempio. Invitiamo i nostri lettori a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.