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Avvenire Rassegna Stampa
27.11.2003 Un aiuto ai palestinesi
Bene, ma attenti a chi vanno i soldi

Testata: Avvenire
Data: 27 novembre 2003
Pagina: 9
Autore: un giornalista
Titolo: «A Roma la Conferenza per la Palestina»
Avvenire, a pagina 9, riporta la notizia dell'annuncio del ministro Frattini della conferenza dei donatori della Palestina che si terrà a Roma il 15-16 dicembre prossimo. In tale conferenza si parlerà di come aumentare l'impegno finanziario da parte dell'Ue in sostegno dei palestinesi. A questo punto suggeriamo a Frattini, prima di prendere decisioni, e visti i precedenti, di controllare dove e a chi effettivamente questi soldi verranno destinati.
Ecco il testo ("A Roma la Conferenza per la Palestina", non firmato):

Sviluppare gli impegni finanziari in favore della Palestina già presi a livello internazionale, per esempio dai Paesi del G8: questo l’obiettivo della Conferenza dei donatori per la Palestina che si terrà «orientativamente» il 15 e il 16 dicembre a Roma. Lo ha annunciato ieri il ministro degli Esteri, Franco Frattini, durante un’audizione alla Commissione Esteri della Camera. La Conferenza ha «l’entusiastico sostegno» non solo dei palestinesi ma anche degli israeliani che vi parteciperanno, ha detto Frattini. Il capo della Farnesina ha poi aggiunto che a Roma, per la Conferenza, è attesa la partecipazione del ministro degli Esteri palestinese, Nabil Shaat, con il quale ieri ha avuto un colloquio telefonico: «Mi ha detto che contano molto sul sostegno europeo», ha sottolineato Frattini. Shaat ha anche comunicato al ministro degli Esteri che «le fazioni estremiste palestinesi sono disposte a continuare le mediazioni in corso al Cairo, sotto l’egida dell’Egitto, per arrivare a concordare una tregua che metta fine agli attacchi kamikaze». Quanto alla questione irachena, Frattini ha ribadito con fermezza che le truppe italiane rimarranno fino a quando il governo provvisorio iracheno (che si insedierà a giugno) lo riterrà necessario. E il ruolo che il contingente italiano svolgerà, ha precisato il ministro degli Esteri, sarà quello di «impegno e sostegno militare per garantire la sicurezza sul territorio». Frattini ha inoltre spiegato che l’Italia è favorevole a una nuova risoluzione dell’Onu sul calendario della transizione in Iraq presentato dal Consiglio governativo di Baghdad, in modo da «consolidare e rendere vincolante quel percorso». Il ministro degli Esteri ha detto che questa risoluzione non è ritenuta «necessaria» dal Palazzo di Vetro in quanto il calendario non porta modifiche istituzionali, tuttavia, ha spiegato, significherebbe dare «un valore simbolico e un0ulteriore legittimazione» alla transizione. Frattini ha anche lanciato una frecciata a chi, come la Francia, continua a sostenere che i tempi indicati per il passaggio dei poteri agli iracheni sono troppo lunghi: «Noi –ha ricordato- abbiamo chiesto agli iracheni di dirci quali sono i tempi necessari e loro, che conoscono la situazione meglio di chiunque altro, ci hanno indicato le scadenze contenute nell’accordo del 15 novembre».
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