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La Repubblica Rassegna Stampa
10.11.2003 Le strane alleanze:
l'esplicito antisemitismo filoarabo dell'estrema destra ed il pregiudizio negativo dell'Europa perbenista

Testata: La Repubblica
Data: 10 novembre 2003
Pagina: 8
Autore: un giornalista
Titolo: «E La Russa allunga due schiaffoni al contestatore del voto agli stranieri-Sul muro di Israele un altro caso Ue-Italia»
Due articoli di cronaca, un solo concetto al centro delle polemiche: la
destra italiana, sia quella centrista o centrale di Forza Italia, sia quella
più estrema di AN, si è schierata apertamente, pubblicamente e decisamente
al fianco di Israele. Non al fianco del governo Sharon, il che sarebbe anche
comprensibile per una certa dose di sintonia oggettiva - al fianco di
Israele. E la cosa suscita scandalo. Si scandalizzano gli estremisti di AN,
si scandalizza l'Europa perbenista.
Vediamo in breve le due posizioni.
A Milano, alla celebrazione dell'anniversario dell'abbattimento del Muro
di Berlino, le frange estreme di AN ed i seguaci di Ordine Nuovo contestano
Fini: "Prendi a calci il muro, Palestina libera l'unico futuro" e "Oggi
Palestina, domani tutto il mondo". Si salda sempre più strettamente l'alleanza degli estremismi islamico e nazifascista, che hanno come alleati
esterni ma non passivi il noglobalismo violento e certi strati di vetero -
cattocomunismo. Un'alleanza nel segno dell' odio per gli ebrei, già all'opera in convegni e manifestazioni.
Il Financial Times, invece, ammonisce Berlusconi che la sua difesa del
"muro" e delle posizioni di chiusura di Sharon nei confronti di Arafat
metterebbe in pericolo addirittura il meccanismo di rotazione semestrale
della presidenza dell'Unione Europea.
Ovviamente, nulla lega questi due atteggiamenti, se non una forzatura
paradossale dei legittimi parametri di valutazione delle simpatie politiche.
Manifestare solidarietà per la politica del governo d'Israele ferisce nel
profondo l'Europa e costituisce un pericolo immediato per il suo futuro
istituzionale, mentre le simpatie per qualsiasi altro governo del mondo,
quello di Bush incluso, non arrivano a tanto. Nulla di simile era stato
minacciato infatti neppure quando l'Europa si divise sulla guerra americana
contro l'Iraq, tanto per intenderci.
Noi non siamo fra quelli che vedono un legame fra l'avversione nei
confronti di qualsiasi governo d' Israele e pulsioni antisemite. Ma con non
minore convinzione e forza noi sosteniamo che determinati atteggiamenti
pregiudiziali, che fanno di Israele un "caso unico", favoriscono l'antisemitismo seminando ignoranza e pregiudizio.

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