I retroscena delle operazioni mirate contro Hamas parla Eli Karmon, specialista del terrorismo
Testata: Avvenire Data: 11 settembre 2003 Pagina: 7 Autore: Graziano Motta Titolo: «Così la cupola terroristica capisce d'essere vulnerabile»
Riportiamo l'articolo di Graziano Motta pubblicato su Avvenire giovedì 11 settembre 2003. Anche se il nuovo tentativo di liquidazione della "cupola" di Hamas a Gaza, nella persona di Mahomoud al-Zahar, è stato un insuccesso, la strategia delle "operazioni mirate" israeliane dimostra di godere di una efficientissima intelligence. E' quanto sostiene Eli Karmon, specialista del terrorismo all'Istituto di studi strategici di Herzliya: "I servizi segreti israeliani hanno informazioni in tempo reale sui movimenti dei capi di Hamas. Le operazioni dimostrano che sono vulnerabili e che pagheranno la loro scelta terroristica. Talvolta, come nel caso del raid contro lo sceicco Yassin, si è tenuto conto della possibilità di un gran numero di vittime civili e per questo non hanno fatto uso di grosse bombe". Qual è il significato politico di queste operazioni? Dopo l'impresa terroristica di Hamas sull'autobus di Gerusalemme del 19 agosto, ISraele intende perseguire chi professa tale politica. A mio avviso queste "operazioni mirate" dovevano esser fatte già l'anno scorso, all'indomani della strage di Pesah (la Pasqua ebraica) nell'albergo Park Hotel di Netanya. Lo sceicco Yassin due ore dopo la strage dichiarò che l'impresa del suo shahid non era soltanto contro Israele ma costituiva pure un messaggio al vertice dei Paesi arabi che proprio in quei giorni si svolgeva a Beirut per decidere sul piano di pace saudita. Cosa pensa della recente decisione dell'Ue di collocare Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche? L'atmosfera internazionale è ora più favorevole a Israele: finalmente i capi politici europei hanno capito che Hamas non ha dei capi militari distinti da quelli politici o da quelli preposti alle opere di assistenza. Tutte le azioni del movimento fondamentalista comprese quelle terroristiche suicide, sono stabilite da capi che io definisco leader strategici, non politici. Ogni volta che si è delineato un progresso nei negoziati di pace, Hamas ha voluto sabotarlo. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Avvenire. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.