11/3/02 Tra veli che proteggono e bombe che uccidono... campagna in difesa di Arafat
Testata: La Stampa Data: 09 marzo 2002 Pagina: 1 Autore: Igor Man Titolo: «un articolo»
Un fine settimana all'insegna di igorman. Il nostro ha difeso il velo che "protegge" le donne musulmane (Lo Specchio de La Stampa 9-3-2002) e non spende una parola per i nuovi massacri di Gerusalemme e Netanya (La Stampa 10-3-2002) nel suo editoriale in prima pagina. Cominciamo dall'igorman diffusore della fede. Intanto si chiede se il velo discrimina o protegge. La risposta giusta è evidentemente la seconda. Anche perchè,secondo igorman,Maometto è stato un "femminista antilettera". Il problema non è, evidentemente, l'Islam alle sue origini. Piuttosto la morte dei diritti civili in ognuno degli stati islamici del mondo contemporaneo, compresi quelli cosiddetti "moderati". Una ultima botta al defunto Scià di Persia (la sua era una "falsa modernizzazione") e un bel verbo per Khomeini ("tralignò", dall'infinito tralignare,ovvero quel mostro che Khomeini è stato ce lo siamo immaginato noi, in realtà ha solo "tralignato"). E bravo l'igorman ! Sulla Stampa del 10-3-2002 il nostro si rivela per quello che è. Di fronte alle ennesime bombe (Gerusalemme,bar Moment, e Natanya,uccisione di passanti) neanche una parola. Gli importa dell'imminente sciopero proclamato dall'autorità palestinese che dovrebbe "allertare i democratici di tutto il mondo",critica Bush che farebbe solo finta quando è brusco con Sharon,sono tutte finzioni per facilitare il prossimo viaggio di Cheney che ha come scopo (orribile!) l'attacco all'Iraq. E quindi bisogna tenere buona l'alleanza con gli stati arabi moderati. Si finisce con la previsione che Sharon, in obbedienza alle scelte di Bush,sta "scaldando la sedia per Netanyahu. Questa è l'analisi di politica estera di un giornale come La Stampa.
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