4/4/02 Marc Innaro e i paradossi Marc Innaro e gli altri giornalisti sono usciti dal complesso dei francescani di Betlehem in cui erano rinchiusi da un paio di giorni
Testata: Rai 1 Data: 04 aprile 2002 Pagina: 0 Autore: Marc Innaro Titolo: «»
Marc Innaro e gli altri giornalisti sono usciti dal complesso dei francescani di Betlehem in cui erano rinchiusi da un paio di giorni. Siamo tutti molto contenti che i giornalisti stiano bene, siamo meno contenti dalle dichiarazioni di Marc Innaro prima, durante e dopo la forzata sosta dai Francescani.
Dichiarazioni fatte Prima: "un sacerdote è stato ucciso sull'altare mentre diceva messa". Fatto subito smentito dal Nunzio Apostolico, Monsignor Pietro Sambi - nessun prete è stato ucciso -. Innaro però si è dimenticato di dirlo.
Dichiarazioni fatte Durante: "Forse si, riusciamo a uscire. Usciamo dilanianti dal dubbio che lasciando i frati francescani dimostriamo a chi non ci crede che non siamo ostaggi degli israeliani ma lasciandoli là li lasciamo anche da soli e questo è un dubbio lacernate..." Dunque Innaro pare dispiaciuto di dover dimostrare di non essere ostaggio dell'esercito israeliano che, al contrario, ha dovuto anche salvarli.
Dichiarazione fatte Dopo: "Gli israeliani stanno facendo un massacro a Betlemme". Il massacro non c'è e un frate francescano intervistato dal TG5 ha dichiarato che i palestinesi li usano come scudi umani e che i terroristi hanno portato dentro la Basilica della Natività anche molti civili.
Cosa pensa di ottenere Innaro con queste distorsioni? Crediamo che alcuni giornalisti siano responsabili di una consistente fetta dell'antisemitismo che sta dilagando in Italia. Diffondono notizie false, si dimenticano di smentirle, soffiano benzina sul fuoco, stanno tra i fuochi nemici costringendo l'esercito di Israele a fare le gincane per evitarli. Questa non è una guerra convenzionale, è una guerra difficile e pericolosa perchè vi sono molti civili tra i miliziani e i terroristi palestinesi. Israele deve fare acrobazie per evitare di colpirli e non sempre è possibile. Crediamo che chi ha la tessera di giornalista e riceve, anche giustamente, uno stipendio principesco perchè in zona di guerra debba avere più onestà professionale. Soprattutto non debba raccontare menzogne.
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