sabato 05 ottobre 2024
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I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.



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Arafat 25/03/2010 -

Barry Rubin Judith Colp Rubin
Arafat
L’uomo che non volle la pace
Mondadori

In questa autorevole biografia – la prima ad essere pubblicata dopo la sua morte – gli autori esplorano ogni aspetto della personalità di Arafat; lo ritraggono durante la sua giovinezza al Cairo, poi mentre compie le prime esperienze di guerriglia ed elabora una propria dottrina del terrorismo; lo seguono nei suoi spostamenti fino al ritorno in Palestina e al definitivo congedo in un ospedale di Parigi nel 2004. L’immagine complessiva è quella di un uomo politico che ha ottenuto pochi successi e ha fallito su molti fronti: incapace di accettare soluzioni realistiche e di dare uno Stato al suo popolo, ne ha peggiorato le condizioni, immolando sull’altare della lotta senza fine molte vite umane e ha costituito, al di là di ogni dubbio, un ostacolo insormontabile al processo di pace.

Israel through my lens 18/03/2010 -

David Rubinger with Ruth Corman
Israel through my lens
Abbeville Press Publishers

Photojournalist David Rubinger stands at the peak of his professio and is the only photographer whose work is on permanent display at the Knesset, Israel's legislature. This volume presents his own story, which in many ways reflects the history of Israel that he has recorded so faithfully with his camera.
Israel through my lens is an essential book for anyone with an interest in Israeli History or the art of photojournalism.

Israele in bianco e nero 17/05/2010 -

Giovanni Russo
Israele in bianco e nero
Avagliano


Protagonista del libro è un ebreo italiano, Vittorio Dan Segre, con cui l’autore ha visitato Israele nel 1963, nel momento in cui il Paese viveva con grande tensione ideale la costruzione dello Stato. Dopo quarant’anni l’autore è tornato a incontrare il suo protagonista il quale descrive le trasformazioni sociali e politiche di Israele e il rapporto con le nuove ondate di immigrati. Questa edizione aggiornata si apre con una lunga conversazione di Arrigo Levi, ex direttore de “La Stampa” ed editorialista del “Corriere della Sera”. Ne è nato un nuovo libro, che confronta le realtà di ieri e di oggi e aiuta a comprendere com’era Israele a pochi anni dalla sua fondazione, le radici dei problemi che già allora si intravedevano e perché è così difficile arrivare alla creazione di due Stati che finalmente convivano in pace.

L’Unione Sovietica e la Shoah 01/04/2010 -

Antonella Salomoni
L’Unione Sovietica e la Shoah
Genocidio, resistenza, rimozione
Il Mulino

L'annientamento della popolazione ebraica compiuto dai nazisti durante l'invasione dell'Unione Sovietica è rimasto per lungo tempo poco studiato a causa della difficoltà degli storici di accedere agli archivi sovietici. Oggi invece la pubblicazione di una grande quantità di materiali permette non solo di ricostruire le modalità della "soluzione finale" sul fronte orientale, ma anche di illustrare le contraddizioni della politica dell'Urss di fronte alla nazione ebraica e allo sterminio. Il volume mette in evidenza i principali aspetti della Shoah nei territori sovietici occupati dai nazisti: l'immediata esecuzione degli "ordini" d'identificazione e soppressione su base razziale; il ruolo del collaborazionismo delle popolazioni locali e il loro coinvolgimento negli eccidi avvenuti durante il conflitto.

Mi chiamava Pikolo 04/12/2011 -

Jean Samuel
Mi chiamava Pikolo
Frassinelli

L’amicizia tra Primo Levi e Jean Samuel (scomparso nel settembre del 2010), il Pikolo di Se questo è un uomo, è «unica ed eccezionale» come dirà poi Levi. Il loro incontro nel campo rimane uno dei momenti più alti di tutta la letteratura sulla Shoah. Mentre Levi ha scritto nell'urgenza, Samuel ha aspettato. Dopo ottantaquattro anni, ha affrontato il dolore del ricordo e si è convinto "perché, che lo vogliamo o no, siamo testimoni e abbiamo il dovere di farlo".
Levi e Samuel si sono scritti dal 13 marzo del 1946 fino alla morte di Levi. E insieme ai ricordi di Samuel quelle lettere testimoniano di un’opera di memoria incessante e difficile. Il libro di Jean Samuel racconta anche di come si è articolata tutta l’attività di testimonianza svolta da lui stesso, dai suoi figli e dai suoi nipoti in questi ultimi trent’anni.

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