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Nascita di una rivoluzione 10/09/2012 -
Irène Némirovsky Nascita di una rivoluzione Castelvecchi
L’autrice, di origini ebraiche che si è fatta conoscere al pubblico con il capolavoro “Suite francese”, ha vissuto la rivoluzione sulla sua pelle. All'inizio dei disordini russi nel 1917 era a San Pietroburgo, nel cuore pulsante della Storia. La sua famiglia decise subito di spostarsi in Finlandia, ma dopo un anno l'onda del mutamento la raggiunse di nuovo: nel 1918 scoppiò la guerra civile finlandese. Queste esperienze sono raccolte in un testo composto da tre scritti: "Nascita di una rivoluzione", nel quale la scrittrice fissa il ricordo autentico del febbraio sovietico; "La magia", resoconto dei giorni finlandesi; "Emilie Plater", breve storia della patriota polacca che prese parte alla Rivolta di Novembre (1830-1831) contro l'Impero russo. La Némirovsky vede il "bel viso fiero" di una rivoluzione pacifica tramutarsi improvvisamente in un "volto sfigurato e folle" cosparso di sangue. "Sono ricordi che non mi hanno mai abbandonata, ma che sono così brutali, cosi particolari, così vivi che sarebbe un peccato dissimularli con affabulazioni di ogni tipo". Sono immagini viste con gli occhi di una bambina, con gli occhi di un intero popolo e con quelli di un'eroina che muore combattendo per il suo Paese.
Il cinema israeliano contemporaneo 04/01/2010 -
Il cinema israeliano contemporaneo a cura di Maurizio G. De Bonis, Ariel Schweitzer, Giovanni Spagnoletti Marsilio
Ormai da circa dieci anni, il cinema israeliano è ospite fisso delle maggiori manifestazioni cinematografiche internazionali e riscuote sempre maggiore interesse anche in ambito critico. Questo studio approfondito su una cinematografia “nuova ed emergente”, è il primo volume pubblicato sull’argomento nel nostro paese e analizza il fenomeno di una cinematografia che, pur avendo a disposizione modeste risorse economiche, è stata in grado in poco tempo di dar vita a un significativo cinema d’autore dalle caratteristiche critico-innovative. Il tutto evidenziando le tematiche che attraversano la società israeliana: dal problema del conflitto con il mondo arabo-palestinese alla condizione della donna, dai rapporti tra religione e laicità dello Stato ai temi della violenza e della guerra. Si tratta, dunque, di un testo importante per gli studiosi ma anche per quel pubblico curioso che non vuol fermarsi alle apparenze e alle notizie superficiali ma che intende invece affrontare tematiche altrimenti sconosciute.
Viva Israele 10/08/2009 -
Magdi Allam Viva Israele. Dall'ideologia della morte alla civiltà della vita: la mia storia Mondadori
In questo libro autobiografico Magdi Allam, giornalista e saggista che da anni si occupa di eventi politici, economici e culturali dell’area mediorientale, parla alle coscienze di tutti; dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all'esistenza e alla pace c'è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte. In queste pagine l’autore racconta il suo lento e sofferto percorso esistenziale dall’ideologia della menzogna, della dittatura e della morte alla civiltà della verità, della libertà e della pace fino a maturare il convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincide con la difesa del diritto di Israele ad esistere.
Donami la memoria. Liriche dopo Auschwitz 30/04/2012 -
Donami la memoria. Liriche dopo Auschwitz A cura di Carlo Angelino Le Mani
Carlo Angelino presenta con una lucida ed esauriente prefazione le poesie di diversi autori che ripensano la Shoah attraverso i loro ricordi scritti come poesie, forma che dà maggiore forza alla testimonianza, commossa seppure impotente. Descrivono non solo il genocidio, ma anche le umiliazioni patite prima dell' estremo sacrificio, il meccanismo spaventoso della spoliazione, della raccolta ed inventario di tutto ciò che rimaneva nei campi di sterminio. La bellezza delle poesie non ci impedisce di pensare a ciò che accadde e che non dovrà mai più avvenire, malgrado i tentativi dei molti che voglio negare la storia.
Il ragazzo che voleva dormire 27/06/2012 -
Aharon Appelfeld Il ragazzo che voleva dormire Guanda
Vincitore nel 1983 del Premio d'Israele per la letteratura, Appelfeld si conferma con il suo ultimo romanzo una delle voci più elevate del panorama letterario israeliano. Erwin ha diciassette anni e alla fine della guerra si ritrova, dopo lunghe peregrinazioni per l'Europa, a Napoli, insieme a un gruppo di rifugiati come lui. Ha perso tutto: padre, madre, lingua, rapporti famigliari. L'unico modo per dimenticare l'orrore che ha vissuto, per lui, è dormire, rifugiarsi nel sonno non come fuga ma per ritrovare la famiglia che non c'è più, sognare di avere ancora una vita come prima che tutto crollasse... Eppure Erwin non è fragile. Riesce a seguire un durissimo allenamento fisico, quasi militare, sotto la guida del responsabile del campo, e a imparare l'ebraico. Erwin come gli altri ragazzi che sono con lui verrà portato in Israele, per poter iniziare una nuova vita, cambierà nome per segnare un nuovo inizio e si chiamerà Aharon...
Dizionario innamorato dell’ebraismo 21/08/2014 -
Jacques Attali Dizionario innamorato dell’ebraismo Fazi
Che strano oggetto culturale è mai un "dizionario innamorato"? Ancora più bizzarro se si considera che il destinatario dell'amore in questione è quell'ebraismo da molti "denunciato come dottrina degli assassini del Messia, come pratica degli usurai che sfruttano il mondo intero, dei cospiratori e degli assetati di sangue, pretesto di milioni di omicidi". Ma questo non è certo il punto di vista di Attali, nato in Algeria da genitori ebrei francesi e dedito allo studio di questa religione non solo per averla ereditata dalla sua famiglia, ma anche in risposta a un vivo interesse culturale. Quello che ci restituisce in questa serie di voci, da "Abele" a "Zohar", non è affatto un sapere enciclopedico o nozionistico, bensì il tentativo di interpretare e vivificare un'eredità personale e culturale dalla portata globale. Il mosaico che si compone voce dopo voce, tassello dopo tassello, ci offre un ritratto dell'ebraismo profondo e lontano dai luoghi comuni. Un ebraismo la cui storia millenaria, sintetizzata da Attali nelle pagine introduttive, è segnata dal confronto e dallo scambio con le altre civiltà e che diviene oggi, in forza della sua spiccata singolarità, un baluardo della resistenza a una certa globalizzazione. Da leggere tutto d'un fiato o da sfogliare saltando di voce in voce, questo dizionario è un percorso di autoconoscenza anche per chi dell'ebraismo è solo curioso.