sabato 06 luglio 2024
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La ragazza inglese 17/07/2014 -

Daniel Silva
La ragazza inglese
Giano editore


Torna Gabriel Allon, agente segreto del Mossad appassionato di restauro e di opere antiche, e torna la travolgente spy-story di Daniel Silva che con La ragazza inglese ci incanta e ci regala memorabili momenti di suspense. “Avete sette giorni o la ragazza muore”. Questo il messaggio che viene lasciato al primo ministro inglese Jonathan Lancaster dopo la sparizione della sua giovane amante. Temendo uno scandalo il politico decide infatti di trattare la questione in modo assolutamente privato, senza coinvolgere la polizia britannica. L’autore di Il disertore e Il bersaglio, acclamati best seller mondiali, ci riporta ancora una volta nelle atmosfere noir con l’eroe Allon, restauratore d’arte, ma all’occasione anche agente segreto israeliano che si muove nei complicati affari internazionali, senza temere il pericolo e compiti a dir poco impossibili. Anche qui sfiderà il destino e i sette giorni dettati dai pericolosi rapitori di Madeline Hart. Ma chi è questa ragazza? Bella, intelligente, astro nascente nel partito di governo della Gran Bretagna è davvero solo questo o c’è molto di più? Il primo ministro non vuole pagare a caro prezzo i suoi peccati carnali, ma ci penserà Gabriel Allon a smascherare la verità con o senza l’aiuto della politica. L’orologio ticchetta e batte le ore: sette giorni sono davvero pochi per smascherare i rapitori e salvare una vita, come Jonathan Lancaster ha segretamente chiesto ad Allon. Ma lui può farcela e la vita di Madeline è davvero in pericolo? Tra la malavita di Marsiglia, le valle isolate della Provenza e i corridoi sbiaditi del potere a Londra, Gabriel deve, non solo salvare la vita della giovane politica, ma anche la sua, visto che in diversi, tra Mosca e Tel Aviv, lo desiderano morto. La ragazza inglese ci dimostra così perché Daniel Silva venga definito il miglior scrittore di romanzi spy della sua generazione

La carte postale antisémite : de l’affaire Dreyfus à la Shoah 14/10/2011 -

Gérard Silvain Joel Kotek
La carte postale antisémite : de l’affaire Dreyfus à la Shoah
Berg International

Au moment de l'affaire Dreyfus, la judéophobie refoulée d'une bonne partie de la population s'exprime librement. On assiste alors à une véritable diffusion en force de la carte postale antisémite. Tous les aspects de la haine des Juifs sont véhiculés par ce puissant vecteur populaire, et ce jusque durant la Deuxième Guerre mondiale.
Les éditeurs exploitent sans vergogne les poncifs les plus éculés : ceux du Juif contre l'Église, contre la Nation et contre l'armée, ceux du Juif ploutocrate, du Juif pouilleux et du Juif nouveau riche. Après un aperçu historique, des textes explicatifs offrent aux lecteurs plus de 500 reproductions de cartes postales dont le but avoué est de diffuser, au mieux le mépris, au pire la haine de l'Autre ayant mené aux crimes nazis.

Sotto falso nome 27/12/2010 -

Raffaella Simili
Sotto falso nome
Pendragon


Il saggio di Raffaella Simili, docente di Storia della scienza all’Università di Bologna, fa luce sulla sorte delle molte docenti, studiose e ricercatrici di origine ebraica che furono epurate dalle leggi razziali durante il regime fascista. Dimenticate due volte, perché donne e perché ebree: molte di loro, oltre al lavoro, persero anche la vita, come l’entomologa Enrica Calabresi e la matematica Anna Segre. Non poteva mancare, naturalmente, un capitolo dedicato al premio Nobel Rita Levi Montalcini.

La giovenca malata di nostalgia e altri racconti 28/01/2013 -

Isaac Bashevis Singer
La giovenca malata di nostalgia e altri racconti
Corbaccio

Isaac Singer nella sua vita ha scritto circa centocinquanta racconti. Questa raccolta comprende quelli da lui stesso preferiti e selezionati, pubblicati tra il 1957 e il 1981.. Scritti in jiddish e tradotti in americano sotto la sua supervisione, i racconti di Singer danno vita a una rappresentazione caleidoscopica, vivace e visionaria dell’ebraismo in tutte le sue molteplici sfaccettature. Dai racconti soprannaturali, agli spaccati di vita della Varsavia prebellica, alle storie delle comunità ebraiche americane di New York, Miami, California, Singer dipinge personaggi di volta in volta religiosi, candidi, sensuali, patetici, ricchi di umanità nella sua accezione più bestiale e più nobile al tempo stesso.

Ciò che ci unisce non ha tempo 29/07/2010 -

Peter Singer
Ciò che ci unisce non ha tempo
Il Saggiatore

David Oppenheim fu insegnante di letteratura classica in un prestigioso liceo di Vienna. Intellettuale sensibile e aperto alle nuove idee, scrisse un breve saggio insieme a Sigmund Freud. Nato in Moravia nel 1881 in una famiglia ebrea, combatté con onore nella Grande guerra e seppe comunicare ai propri allievi una straordinaria passione per i classici e la filosofia umanistica. Ateo e contrario al sionismo morì nel 1943 in un campo di concentramento, dopo avere assistito incredulo e impotente all'affermarsi della cieca follia nazista. Il nipote Peter Singer, considerato uno dei pensatori più importanti nel campo dell’etica, ne ricostruisce con grande maestria le vicende e la personalità attraverso le numerose lettere indirizzate alla moglie e ai figli.

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