22/4/02 Appuntamento con la Storia
interessante documentario sulla "Nascita dello Stato di Israele".
Testata: Rete 4
Data: 02/04/2002
Pagina: 0
Autore: Cecchi Paone
Titolo:
Nell'ambito del programma "Appuntamento con la Storia" mandato in onda sabato 2 aprile sull'emittente Rete 4 si è assistito ad un interessante documentario sulla "Nascita dello Stato di Israele".
Il filmato costituito da documenti d'epoca ha evidenziato, seppur con qualche inesattezza della voce narrante, le persecuzioni subite dagli ebrei in epoca zarista, la tragedia dell'Olocausto, l'ostilità dei paesi che avrebbero potuto aiutarli ad emigrare nella loro Terra ed invece fecero di tutto per impedirlo, i silenzi colpevoli della Chiesa ed infine le difficoltà incontrate una volta arrivati in Israele.
Il conduttore, Cecchi Paone, ha presentato il documentario esprimendo precise opinioni che richiedono alcune precisazioni storiche.
Per capire il conflitto arabo israeliano non si può prescindere da quanto è accaduto nei primi anni della storia di Israele. Eppure non è corretto affermare che:
"La presenza dello Stato di Israele ha fatto giustizia di un terribile destino che ha perseguitato gli ebrei per secoli, ma contemporaneamente ha creato un'altra ingiustizia, quella del popolo palestinese che non riesce a vedersi riconosciuto il diritto ad uno Stato".
Con questa frase si dà per scontato che la costituzione dello Stato di Israele sia la causa dell'"ingiustizia " subita dai palestinesi; da qui ad affermare che gli israeliani sono responsabili delle sofferenze del popolo palestinese il passo è breve.
Il quadro storico è molto più complesso e conoscerne i dettagli avrebbe consentito al telespettatore una visione più completa ed obiettiva del problema: nel 1947 la Gran Bretagna, potenza mandataria, decide di sottoporre il caso della Palestina alla Assemblea generale delle Nazioni Unite. La Commissione Unscop, nominata allo scopo, propone la fine del mandato britannico in Palestina e la spartizione della stessa in due Stati sovrani, uno arabo ed uno ebraico e la città di Gerusalemme internazionalizzata.
Il 29 novembre del 1947 con la Risoluzione 181 l'ONU accetta il piano di spartizione nei due stati arabo ed ebraico e Gerusalemme capitale.
A questo punto avviene quella svolta nella storia che darà origine a tutte le future guerre fino ad arrivare alla tragedia dei giorni nostri.
Gli ebrei accolgono con entusiasmo la decisione dell'ONU, festeggiano, ballano per le strade: sanno che il loro Stato sarà minuscolo nella vasta regione araba ma rappresenterà comunque per loro una garanzia.
I paesi arabi invece rifiutano il piano e per gli arabi di Palestina ancora privi di un'identità nazionale (si sentono piuttosto appartenenti alla vasta nazione araba), non rimane altro che seguire le direttive che giungono dai paesi confinanti.

Pertanto se il popolo palestinese non si è ancora costituito come stato non si tratta di una '"ingiustizia" ovvero, come si sente dire da più parti, della negazione di un diritto operata dagli ebrei a danno del popolo palestinese, bensì della logica conseguenza del rifiuto degli arabi di convivere pacificamente con il popolo ebraico, un rifiuto che ha avuto origine in quel lontano 1947 ma è ancora tragicamente attuale.


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