18/3/02 Mai le domande giuste
Intervista a Sari Nusseibeh, Direttore dell'Orient House
Testata:
Data: 18/03/2002
Pagina: 7
Autore: DeGiovannangeli
Titolo: Mostriamo ai nostri giovani il volto d'Israele al di là dei tank
Il titolo dell'intervista che Sari Nusseibeh, Direttore dell'Orient House, ha rilasciato all'Unità del 18 marzo a pag. 7 sembra un tenue segnale di speranza che nasce dalla volontà di costruire un futuro basato sulla convivenza civile fra i due popoli:
"Mostriamo ai nostri giovani il volto d'Israele al di là dei tank"

Dall'alternarsi di domande e risposte si impongono alcune osservazioni.
De Giovannangeli pone l'accento sui progetti che Nusseibeh intende promuovere ad esempio le open-house, luoghi di incontro, nei quali sperimentare forme di convivenza possibili.
Nusseibeh prosegue poi evidenziando che, mentre in campo palestinese si riscontra una "comprensibile" diffidenza, in campo israeliano ad "una dirigenza ostile fa riscontro una società civile sempre più partecipe a queste prove di dialogo"

A questo punto il giornalista non pone una domanda cruciale che costituisce il punto focale del conflitto israelo-palestinese:
"Quando cesserà la campagna di odio antisemita alla quale sono sottoposti quotidianamente i palestinesi da parte della stampa e della televisione? Come si può parlare di "dialogo" quando i Mullah nelle moschee ogni venerdì inneggiano alla guerra santa ed invitano ogni arabo ad ammazzare gli ebrei ovunque si trovino?
Su quali basi si intendono sviluppare modelli ed interessi comuni quando nelle strade di tutto il mondo arabo si vendono dischi, diventati successi discografici, quali "Odio Israele"?
E' questo l'atteggiamento pericoloso e criminale che deve essere sradicato.
Fino a quando i palestinesi odieranno gli ebrei per il solo fatto di esistere non si potrà avviare alcun progetto di concreta collaborazione fra i due popoli.

Questo era il concetto che il giornalista avrebbe fatto bene ad evidenziare con fermezza.


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