20/2/02 UNA VALANGA DI SCORRETTEZZE
Motta si sofferma abbondantemente sulle "rappresaglie di Israele"
Testata:
Data: 19/02/2002
Pagina: 2
Autore: Graziano Motta
Titolo: Attacchi suicidi Israele sotto assedio

Su Avvenire del 19 febbraio a pag. 2 ci sono una serie di articoli sulla drammatica situazione in Israele.
Il primo di Graziano Motta è: "Attacchi suicidi Israele sotto assedio" in questo articolo però Motta si sofferma abbondantemente sulle "rappresaglie di Israele" ,senza accennare minimamente allo scopo difensivo che esse hanno.

Il secondo di Giorgio Ferrari è: "L'Europa: subito lo stato palestinese" in questo articolo Ferrari riferisce della condanna da parte del Ministro degli Esteri spagnolo Piqué riguardo alle affermazioni di Sharon che Piqué ha giudicato: "troppo bellicose".
Ma allora che dire delle affermazioni di Arafat che incita la sua gente agli attentati-kamikaze contro Israele e all'intifada?

Il terzo è dell'ineffabile Maurizio Blondet :"E i sauditi fanno filtrare la loro proposta: ritiro in cambio di pace".
Blondet si riferisce ad una proposta che il principe ereditario Abdallah rivolgerà ad Israele durante il vertice della Lega Araba a Beirut.
La proposta di Abdullah è molto simile alle proposte di pace che Barak aveva fatto a Camp David ad Arafat (ritiro dal 96% della West Bank e divisione di Gerusalemme) e che Arafat anche su pressione sopratutto dei sauditi aveva stupidamente respinto. Ma questo non sembra interessare Blondet.
A questo punto è proprio il caso di porsi la domanda era proprio necessario da parte palestinese scatenare questa insensata intifada che tante vittime ha mietuto e sta ancora mietendo fra l'inerme popolazione civile paòestinese e israeliana?





Il Messaggero del 19 febbraio a pag. 3 riporta una serie di articoli sulla drammatica situazione in Israele.

Il primo è: "Il Presidente siriano Bashar el Assad oggi a Roma per chiedere ai quindici un impegno maggiore".
In questo articolo (non firmato) è scritto che: "Assad insiste sulla distinzione fra il terrorismo e i movimenti che lottano per liberare il proprio paese".
Questa distinzione è falsa dal momento che non può esistere un terrorismo "buono" e uno "cattivo" e un terrorista palestinese che si fa saltare in aria in mezzo a dei civili Israeliani innocenti è un terrorista punto e basta.

Il secondo è: "Kamikaze a Gerusalemme, 6 morti raid notturni di caccia Israeliani a Ramallah" di Eric Salerno e si riferisce all'ennesimo attentato perpetrato dai terroristi di Hamas (quelli che stanno tanto a cuore ad Assad) perpetrato contro l'inerme popolazione civile di Israele.
Salerno attacca a tutto tondo la politica di Sharon sostenendo che: "il governo Sharon sembra non avere una strategia all'infuori di quella che punta alla rappresaglia e all'escaletion militare con i palestinesi".
Scorretto: il governo Sharon ha accettato il Piano Mitchell, ha bloccato gli insediamenti ed è pronto a discutere, una volta che i palestinesi avranno messo fine al terrorismo, la costituzione di uno stato palestinese sul 46-50% della West Bank.

il terzo articolo (non firmato) è: "Nello zaino fatto saltare in aria c'era il pallone di un piccolo arabo".
Quella che dovrebbe essere una bella storia di convivenza viene invece falsamente trasformata dal Messaggero in una storia di odio e di rivalsa fra arabi e Israeliani.
I fatti: un articolo del Messaggero ci informa che un ragazzo arabo perde la sua borsa che viene scambiata per una bomba da alcuni artificieri di Israele che la fanno brillare (e il tono dell'articolo è già di per sè scandalizzato).
Il ragazzo va al commissariato di polizia di Gerusalemme dove ottiene un pallone della squadra del Betar di Gerusalemme con tanto di firme dei calciatori e dell'allenatore insieme ad una borsa e ad una tuta della squdra medesima.
E Il Messaggero che scrive? Che quel ragazzo si è rivolto a dei poliziotti che sono " le forze di occupazione che opprimono il suo popolo" e che " come reagiranno gli amici del ragazzo quando verranno a sapere che lui ha una tuta e un pallone di una squadra che gli arabi proprio non li può soffrire".
In primo luogo non è vero che le forze di polizia di Gerusalemme sono "forze di occupazione" visto che Gerusalemme è dal 1950 la leggittima capitale dello Stato di Israele e inoltre non è vero che il Betar non può soffrire gli arabi visto che in quella squadra ci sono stati e ci sono anche dei giocatori arabi.





Su La Stampa a pag.10 nell'articolo "Giornata di terrore otto morti in Israele", Aldo Baquis scrive che: "i palestinesi hanno sferrato quattro attacchi contro Israele".
Perchè Baquis non aggiunge anche la parola "terroristici" riguardo agli attacchi dei palestinesi?

Sempre a pag. 10, nell'articolo "Il vaticano: l'Italia faccia qualcosa", Marco Tosatti riporta le dichiarazioni del segretario di stato card. Angelo Sodano il quale, a proposito di un udienza che il papa concederà al despota siriano Assad junior dichiara: "E' un presidente che già conosciamo il papa l'ha salutato a Damasco, domani sarà in Italia e giovedì dal papa".
Si ricorderà il card. Sodano (l'uomo politico del vaticano più ostile alla sicurezza di Israele quando non alla sua stessa esistenza) di rammentare al poco illustre ospite le violazioni dei diritti umani nel suo paese? E si ricorderà di rammentargli che non è con il terrorismo che si risolvono le eventuali controversie con Israele?





Sul Sole 24 Ore a pag. 6 nell'articolo: "Un passo obbligato per la politica europea" Ugo Tramballi scrive: "l'idea del primo ministro è ufficialmente un'altra: un processo politico più lungo, graduale e sostanzialmente oscuro, che partirà solo quando i palestinesi garantiranno la calma assoluta. In realtà Sharon vuole approfittare dell'opportunità storica offertagli dai tentennamenti di Arafat, e liquidare l'autonomia palestinese". Quello che scrive Tramballi non corrisponde assolutamente alla verità dal momento che il premier Sharon ha accettato il Piano Mitchell, si è detto pronto a bloccare gli insediamenti ed è pronto a riprendere le trattative di pace con Arafat quando finirà, da parte palestinese, il terrorismo che sta insanguinando Israele. Sempre a pag. 6 nell' articolo (non firmato): "E Assad chiede il sostegno italiano" è scritto che: "Bashar el Assad, secondo le fonti, cercherà di spiegare agli interlocutori italiani anche perchè Damasco non debba essere assimilata al terrorismo o ai paesi che danno appoggio ai terroristi .................................................................. La Siria non solo ospita gli uffici politici di una decina di gruppi radicali palestinesi contrari al processo di pace, ma appoggia incondizionatamente il movimento islamico sciita Hezbollah........ ............................................................................................. "Movimenti di resistenza" li giudica la Siria. In questo modo Il Sole riportando lo status che Assad attribuisce a questi movimenti terroristici scade al ruolo di foglio propagandistico del regime di Damasco. L'affermazione da parte siriana che quei movimenti siano formati da "combattenti per la libertà" non corrisponde alla verità visto che Hezbollah e Hamas sono responsabili della morte di molti inermi cittadini Israeliani e americani uccisi solo perchè agli occhi di questi terroristi erano "rei" di appartenere a nazioni nemiche.


I lettori che volessero esprimere le loro impressioni su tale argomento possono scrivere a Avvenire, Il Messaggero, Il Sole24 Ore, La Stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.

lettere@avvenire.it prioritaria@ilmessaggero.it letterealsole@ilsole24ore.com lettere@lastampa.it