13/3/02 SANTITA' PALESTINESE
a proposito della decisione di togliere il confino ad Arafat
Testata: Avvenire
Data: 12/03/2002
Pagina: 1
Autore: Luigi Geninazzi
Titolo: ARAFAT "LIBERO" NEI TERRITORI
Scrive Geninazzi, a proposito della decisione di togliere il confino ad Arafat:

E' la prima decisione sensata dopo mesi di follia militarista, un piccolo segnale di pace in una guerra che comunque non sembra arrestarsi.

Follia militarista, ovviamente, solo da parte israeliana, guerra perpetrata solo da Israele, per il buon Geninazzi, che si chiede:
Potrà girare per i Territori, certo, ma dove risiederà in quel di Gaza dove una valanga di fuoco, 35 missili in meno di mezz'ora, ha distrutto sabato notte la sua residenza presidenziale, il luogo simbolo della nuova Palestina che nel dicembre del 1998 aveva ricevuto la visita di Clinton? E con quali mezzi si sposterà, dato che gli hanno distrutto l'aereo e tutti gli elicotteri a sua disposizione?
Quanto ai motivi della decisione, Geninazzi ha le idee ben chiare: il mantenimento della promessa di liberarlo se avesse arrestato tutti i responsabili dell'omicidio del ministro Zeevy, chiaramente, è solo la motivazione ufficiale. E infatti
Non sfuggono però i veri motivi della sua decisione, legati al prossimo arrivo del mediatore americano Antony Zinni. All'ultimo minuto, prima di essere costretto dagli Stati Uniti, il "falco" Sharon si è tramutato in colomba e ha offerto un ramoscello d'ulivo al "prigioniero di Ramallah".

Ci si potrebbe chiedere come mai Arafat abbia scelto di arrestare l'uomo proprio in questo momento, ma queste domande non sembrano sfiorare il nostro. Che è piuttosto scettico sul risultato della prossima missione di Zinni, dato che
sono ancora le armi a farsi sentire. La pressione militare israeliana non s'allenta: decine di carri armati sono entrati ieri a Kalkilya con la copertura di elicotteri che hanno lanciato vari missili distruggendo gli uffici del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ....
e avanti così per un'intera colonna, elencando tutte le nefandezze compiute dall'esercito israeliano. Con perle come questa:

Al posto di blocco nell'insediamento ebraico di Otniel, vicino a Hebron, è stato ucciso un adolescente palestinese di 17 anni, Aiman Mohanna.
Questa non è una notizia! Se non ci dice perché è stato ucciso, in quali circostanze, che cosa stava facendo, non è una notizia. Del resto le "notizie" di Geninazzi sono tutte così: arresti, ferimenti, uccisioni, tutto senza motivo. In questo articolo, di otto colonne, agli episodi di terrorismo palestinese sono dedicate esattamente nove righe e mezzo.
"BASTA MASSACRI DI PALESTINESI"
IL PATRIARCA SABBAH IN VISITA DI SOLIDARIETA' A BETLEMME
di Luigi Geninazzi


Come sua consuetudine, al resoconto sulla visita di Sabbah a Betlemme Geninazzi aggiunge i suoi puntuali commenti. Ci spiega che

La manifestazione fa seguito all'appello per la pace sottoscritto tre giorni fa da tutti i capi delle Chiese critiane in Terrasanta. Il Patriarca Sabbah lo rilancia nella sua omelia, punta il dito contro il governo Sharon "che s'è incamminato per una via sbagliata, usando metodi che non portano alla pace e non garantiscono neppure la sicurezza degli israeliani".
Il "puntare il dito" contro una sola parte sembrerebbe leggermente in contraddizione con una "manifestazione per la pace", ma il nostro si dev'essere un momentino distratto, e non se n'è accorto. Poco dopo ci informa che
A poche centinaia di metri sostano minacciosi i blindati con la stella di David
EBREI!
Una donna piange tra i calcinacci di quel che era la sua casa, venti famiglie sono rimaste senza tetto.
Non abbiamo ancora avuto l'onore di leggere, da parte di Geninazzi, la descrizione di qualche donna israeliana che piange sui resti di quello che era suo figlio. E commenta
Peggio di un terremoto.
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