8/4/02 Errori di calcolo, errori di persona
Tramballi scrive testualmente.
Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 07/04/2002
Pagina: 1
Autore: Ugo Tramballi
Titolo: Jenin, massacro nel campo profughi
Nell' edizione di domenica 7 aprile, Il Sole 24 Ore pubblica tra gli altri un articolo di Ugo Tramballi intitolato "Jenin, massacro nel campo profughi" ed una opinione di Giancarlo Santalmassi dal titolo "Non si può ridurre la Chiesa al silenzio".

Tramballi, descrivendo gli avvenimenti, scrive testualmente. "Nessuno è in grado di sapere cosa stia accadendo al Nord, nella città di Jenin, nel suo campo profughi e a Nablus: arrivarci è impossibile. Ma che sia in corso un massacro sembra ormai evidente". E, più avanti: "fonti locali (dunque palestinesi, ndr) parlano di almeno 35 morti, altre di un centinaio".

Dunque, mettendo in fila queste affermazioni, verifichiamo che 1) nessuno arriva a Jenin e Nablus; 2) nessuno è in condizione di sapere cosa vi stia succedendo; 3) comunque, l'unico a sapere tutto è Tramballi, che dà per certo un massacro; 4) fonti palestinesi parlano, nella ipotesi più drammatica, di un centinaio di morti; 5) come si evince dal titolo e dal testo, la notizia di parte palestinese di 35-100 morti configura comunque "un massacro".

O Tramballi bara sulle cifre ed i morti sono molte centinaia, e allora siamo in presenza, come lui afferma, di un massacro; oppure non bara, e le informazioni fornitegli sono esatte, ed allora usa a sproposito la parola massacro.

Nella successiva sua intervista al ministro palestinese Erekat, Ttramballi gli attribuisce due frasi: "Non giustificherò mai l' assassinio di civili israeliani" , e "Al presidente americano non interessa vedere morire migliaia di palestinesi". La prima affermazione dovrebbe spingere Erekat a dissociarsi da Arafat e dalla dirigenza dell' Autorità Palestinese della quale egli invece continua ad essere" l'unico palestinese con un minimo di libertà di manovra"; la seconda fa il paio con la strana contabilità di Tramballi.


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