Nuovi crimini impuniti contro Israele
Commento di Michelle Mazel
Testata: Informazione Corretta
Data: 01/04/2025
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: Nuovi crimini impuniti contro Israele

Nuovi crimini impuniti contro Israele
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2025/03/nouveaux-crimes-impunis-contre-israel-312860.html

Il video dell'ostaggio Elkana Bohbot è una prova lampante di un crimine contro l'umanità. Un crimine contro Israele che nessuno, fra le istituzioni internazionali, fra ONU e Corte Penale, pensa di condannare. L'Occidente continua a essere debole!

Le Nazioni Unite sotto la guida del loro Segretario generale attaccano incessantemente lo Stato ebraico; una Corte di Giustizia che si dichiara imparziale, attacca i leader di questo Stato.

Nel frattempo, dei crimini atroci vengono commessi contro Israele con la massima indifferenza. Crimini documentati in tempo reale e che non lasciano spazio a dubbi. Hamas è considerata un'organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, dal Canada, dall'Unione Europea, dalla Gran Bretagna, dalla Svizzera, dall'Australia e dal Giappone. Il 7 ottobre, i terroristi di questa organizzazione hanno commesso atrocità in Israele, filmandole e pubblicandole online al grido di  “Allah Akhbar.” Se ne sono andati portando via con sé degli ostaggi, il che costituisce una violazione del diritto internazionale umanitario. L'ONU ha trovato per loro delle scuse. 59 di questi ostaggi, vivi e morti, sono ancora detenuti a Gaza. I vivi sono sottoposti a trattamenti barbari ed a torture, mentre le spoglie dei morti vengono accuratamente conservate per essere utilizzate come moneta di scambio. Ancora una volta, queste atrocità sono documentate. La condanna universale si fa ancora attendere. Così, certi dell'impunità, gli strateghi che stanno sviluppando con tanta efficacia la politica di comunicazione di Hamas hanno aggiunto un tocco di crudeltà: dei video in cui gli sventurati ostaggi raccontano ciò che stanno vivendo e implorano il governo israeliano di fare tutto il possibile per garantire la loro liberazione. Quello appena pubblicato online sabato è particolarmente agghiacciante, tanto è sincera la sofferenza di questo civile rapito dal suo posto di lavoro il 7 ottobre. “Non capite? Voglio uscire da qui. Non ho niente da mangiare... Non riesco a respirare. Voglio uscire da qui. Aiutatemi.” grida prima di scoppiare a piangere. Non potrebbe esserci prova più lampante dei crimini contro l'umanità e dei crimini in generale che Hamas sta commettendo sotto gli occhi del mondo. A questo si aggiunge un altro crimine: l'indicibile sofferenza della moglie, della famiglia dell'ostaggio, ma anche quella degli israeliani che assistono a questo spettacolo con una stretta al cuore. Ci saremmo aspettati un'ondata di indignazione. Sarebbe stato comunque necessario divulgare l’informazione. E invece, soltanto quei media che diffondono con compiacimento la minima accusa contro Israele, mostrano una sorprendente clemenza nei confronti di Hamas. Gli strateghi non si erano sbagliati. Così, Le Figaro del 30 marzo: “Il movimento islamista palestinese Hamas sabato ha diffuso un nuovo video di un ostaggio israeliano rapito il 7 ottobre 2023 durante il suo attacco da Gaza contro Israele, in cui chiede al suo governo di garantirgli la liberazione.” Le Nazioni Unite, da parte loro, si sono espresse attraverso una dichiarazione pubblicata venerdì dal responsabile degli affari umanitari: “Se i principi fondamentali del diritto internazionale contano ancora qualcosa, la comunità internazionale deve agire [...] per garantire che vengano rispettati.” Ovviamente non si è trattato degli ostaggi, ma dei colpi presumibilmente sparati dai soldati israeliani contro le ambulanze sospettate di trasportare terroristi e armi.

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Michelle Mazel

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