La sinistra ha mostrato la sua vera faccia antisemita e pro Hamas
Commento di Deborah Fait
Radiata dal partito per aver osato dare a Hamas la colpa delle vittime a Gaza. E accaduto a Ilaria Celledoni, portavoce delle donne del Pd del Friuli Venezia Giulia. Non appena il suo caso è arrivato sul tavolo della segretaria del partito, Elly Schlein, detta anche naso etrusco, questa ha tracciato una bella X rossa sul suo nome. Radiata, licenziata, cancellata dal partito per aver espresso la propria opinione sulla guerra in corso a Gaza. Guerra provocata da Hamas che ha visto Israele così estranea all’idea da lasciarsi sorprendere con un attacco di vera guerra e di una tale barbarie da far ricordare i pogrom dei cosacchi di centinaia di anni fa. Se finora era chiaro e lampante che la sinistra italiana, come tutte le altre, europee e americane, fosse antiisraeliana, antisionista/antisemita, ora, con questo ultimo vergognoso esempio si capisce, non senza disgusto e con molta tristezza, che la sinistra è pro Hamas, pro tagliagole, pro nazisti palestinisti. Il licenziamento di Ilaria Celledoni è passato quasi sotto silenzio, ne ha accennato il Piccolo di Trieste ma la cosa non ha suscitato nessun tipo di indignazione. È normale essere buttati fuori da un partito per le proprie idee? Intendiamoci, non pericolose idee sovversive, semplicemente per aver capito che l’unico responsabile di questa guerra e di questi morti è Hamas.
Ha invece fatto molto rumore mediatico l’arresto in Israele del “povero” co-regista del documentario -No Other Land-, il documentario stile Pallywood che grazie ai gne gne di cui gli arabi palestinazi e i loro sostenitori sono maestri, ha vinto l’Oscar a Hollywood. Si chiama Hamdan Ballal ed è stato arrestato per aver gettato pietre contro i pastori ebrei che vivono in Giudea, nella zona C cioè in quella parte di Giudea e Samaria sotto Giurisdizione israeliana, secondo gli accordi di Oslo. Le cose sono andate così nonostante il tentativo di cambiare le carte in tavola del regista/terrorista e dei media italiani. I soliti lanciatori di pietre palestinazi avevano preso di mira, oltre a un pastore, anche le auto di israeliani che passavano nella zona del villaggio Masafer Yatta, danneggiando i veicoli e mettendo in pericolo la vita stessa dei viaggiatori. È successo varie volte che il lancio di pietre provocasse l’uscita di strada dei veicoli con relativa morte di chi si trovava al loro interno, spesso famiglie intere. Al lancio di pietre palestinesi è seguita la reazione degli israeliani, stufi di essere sempre presi di mira. Il tutto è culminato in uno scambio reciproco fino all’arrivo dell’esercito che ha fermato tre palestinesi, tra cui Ballal, e un israeliano. Portati alla stazione di polizia per l’interrogatorio, sono stati rilasciati poco dopo. Marta Serafini del Corriere ne ha fatto un articolo imperniato, come sempre, sui “cattivi coloni” che, per chi ancora non lo sapesse, sono cittadini israeliani che vivono in Giudea, legittimamente e con tutti i diritti. L’articolo dice che il “povero” Ballal, descritto anche come -attivista- palestinese, è stato aggredito dai “coloni” e tutto il piagnisteo che ne consegue. A questo punto chi ha pensato di intervenire sull’argomento? Giuseppi! Il signor Giuseppe Conte ha scritto delle parole pericolosissime, come solo uno del partito più antisemita italiano, insieme al PD, poteva fare. Ha chiesto agli ebrei italiani di “dissociarsi”. Ma da cosa? Ecco il suo comunicato “Sono ripresi gli attacchi dell'esercito israeliano a Gaza e riprese le aggressioni dei coloni in Cisgiordania e, non ultimo, il premio Oscar Hamdan Ballal, che anzichè essere curato dagli israeliani è stato arrestato, ora ci dicono rilasciato, ma immaginate se non fosse stato un personaggio famoso. Stiamo assistendo a uno sterminio. Questa è una piaga che rimarrà nella storia, nella coscienza collettiva di Israele. Lo dico a tutti gli amici ebrei dovete dissociarvi perchè il silenzio diventa complicità. Il governo Italiano è vergognoso su questo fronte e lo è ogni giorno nel momento in cui non dispone un embargo pieno delle armi verso Israele e non dispone sanzioni verso Netanyahu e i suoi ministri." E sempre Giuseppi aggiunge: "La comunità internazionale non può rimanere in silenzio, il silenzio è connivenza” .
Ecco, praticamente Conte espone qualunque ebreo a minacce e pericoli nel caso non si dissoci da Israele. Mi ricorda un vecchio articolo di Barbara Spinelli che diceva praticamente “ebreo discolpati”. Dobbiamo chiedere scusa di esistere ma il mondo, questo mondo bugiardo e venduto all’islam, non capisce che se noi non esistessimo dovrebbe trovare qualcun altro da odiare così ferocemente. Dovrebbe ringraziarci perché siamo la valvola di sfogo di tutti i malvagi antisemiti.
Concludo con una notizia che li farà impazzire di rabbia, che procurerà loro un attacco di fegato. Cari antisemiti, nonostante la guerra in corso, Israele resta sempre nel top 10 dei paesi più felici al mondo. Potevate immaginarlo? Non credo, eppure è così secondo il World Happyness Report 2025, basato sulla ricerca di mercato Gallup analizzata da ricercatori dell’Università di Oxford. Vediamo cosa rende così felici noi israeliani, l’elemento chiave è la coesione e un elevato senso di appartenenza, il saper fronteggiare le difficoltà con coraggio, il wellfare, la forza dell’economia, i servizi sociali e sanitari del paese. L’Italia è al 41 posto e e all’ultimo posto l’Afghanistan.
Mentre vi riprendete dall’attacco di bile vi ricordo, cari antisemiti, una frase della grande Golda Meir “Gli ebrei non possono permettersi di essere pessimisti”.
Deborah Fait