29/4/02 La forza delle immagini
Una delle due fotografie raffigura il primo ministro israeliano Sharon, ripreso col capo coperto come se, lui laico, fosse invece religioso
Testata: La Repubblica
Data: 26/04/2002
Pagina: 1
Autore: un giornalista
Titolo: La corte palestinese condanna i killer del ministro israeliano

E' proprio vero che le immagini sono più potenti delle parole, ed è vero in particolare quando attraverso le immagini si vuole trasmettere un messaggio forte e fazioso, diciamo pure inconfessabile. Sì, perché l'immagine non richiede spiegazioni, né giustificazioni: è quella che si vede, ed il messaggio viene percepito più che compreso.
Un esempio ci viene offerto da Repubblica nella edizione del 26 aprile 2002. A fianco di un titolo che sembra perentorio ("La corte palestinese condanna i killer del ministro israeliano") ed è invece contraddetto dal senso dubitativo della notizia riferita nell' articolo, troneggiano due fotografie affiancate, con un titolo che le dovrebbe descrivere e congiungere: NEMICI.
Una delle due fotografie raffigura il primo ministro israeliano Sharon, ripreso col capo coperto come se, lui laico, fosse invece religioso; la seconda fotografia raffigura un bambinetto accovacciato su una gigantesca bandiera palestinese. NEMICI? Sharon è nemico di quel bambino? Un dettaglio in più ci chiarisce la tendenziosità di questa deliberata contrapposizione: sulla bandiera palestinese campeggia la scritta "Tribunal de La Haya" che ricorda come Sharon non sia solo il "nemico" di quel bambino, ma il macellaio - criminale che qualcuno vorrebbe deferito alla corte dell' Aja.



Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad esprimere a Repubblica il loro parere cliccando sulla e-mail sottostante. Si aprirà una lettera di posta elettronica già pronta per essere scritta ed inviata.


rubrica.lettere@repubblica.it