Gaza, ricominciano le sceneggiate dei finti morti, regista: Elia Milani 20/03/2025
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Gaza, ricominciano le sceneggiate dei finti morti, regista: Elia Milani
Commento di Deborah Fait

Ricomincia la guerra a Gaza e quindi anche la disinformazione a reti unificate. Campione di questo sport è Elia Milani, l'inviato di Mediaset che ha subito ripreso a diffondere le cifre impossibili delle vittime civili palestinesi (fra cui soprattutto bambini), con Hamas come unica fonte.

Sono passati quasi due mesi in cui nessun media, nessun opinionista, nessuno al mondo ha mai parlato di Israele. Gli ostaggi? Chi se li ricorda? Quanti sono vivi e quanti sono stati ammazzati dai loro carcerieri o dalla fame e dalle torture? Boh, a nessuno gliene frega niente. Nessuno si è sognato di chiedere la loro liberazione, di fare pressione, seppur inutile, su Hamas.  Nessuno! Israele è sempre solo, sempre più solo. Gli attentati quasi quotidiani di terroristi affiliati a Hamas che provenivano da Jenin o Tullkarem, in Samaria? Roba di comune amministrazione. Insomma il silenzio su Israele in guerra era addirittura impressionante. Ma da ieri, ehh da ieri tutti si sono svegliati di colpo! Sui media sono apparsi titoli non solo su Trump e Putin e le loro telefonate ma proprio su Israele. E sapete perché? Da settimane  Israele chiede il rilascio degli ostaggi dicendo che avrebbe prolungato la tregua, e per tutto questo tempo Hamas ha risposto di no. Ve li sognate gli ostaggi, capito? Sono la nostra arma più efficace, pensano quei maledetti bastardi di Gaza. Finché non è arrivata la notizia di strani movimenti al confine, del pericolo di un altro 7 Ottobre, si sa che è il sogno di tutti i palestinesi: un’altra carneficina di ebrei.

Israele ha gettato delle bombe illuminanti e, accortosi dei movimenti che effettivamente si vedevano vicino al confine, ha bombardato e in 10 minuti ha distrutto più di 80 siti di Hamas. Come ha titola La Repubblica? Israele rompe la tregua! Proprio così. Questo è il titolo che i lettori di Repubblica si sono trovati davanti agli occhi questa mattina! E questa è l’aria che tira in Italia.  Non potrò mai dimenticare quella volta in cui Matteo Pucciarelli,  durante una trasmissione condotta da Paolo Del Debbio, ha dato a Netanyahu dell’assassino e il conduttore ha lasciato perdere, come se niente fosse. In una trasmissione su Rete 4, Mediaset, un giornalista si è permesso di dare al premier di un paese amico e alleato dell’Italia, dell’assassino, senza che nessuno avesse il coraggio di rispondere pan per focaccia. Israele era stato aggredito dal pogrom più barbaro dopo gli orrori della Shoah e si difendeva da attacchi missilistici continui con razzi e droni che gli piombavano addosso da tutte le parti, e un fighetto di Repubblica si arrogava il diritto di condannare l’aggredito e di offenderne il Primo Ministro nel silenzio generale dei presenti. Adesso sono sicura che ad ogni telegiornale ci sarà la conta dei morti e di bambini assiderati con una temperatura di 26/27 gradi. Il portavoce di Hamas, Elia Milani, è un campione nel dare notizie del genere. Già ieri, subito dopo il bombardamento di Israele sui siti di Hamas, il bravo Elia ha parlato di 400 morti tra cui , udite udite, 130 bambini. Evidentemente i terroristi mettono i bambini a dormire nei siti dove tengono le armi e hanno a disposizione un’Intelligenza Artificiale che in tempo reale sforna il numero dei morti. In Ucraina c’è la guerra da più di tre anni, Putin bombarda quotidianamente Kiev e altre città di quel povero paese, bombarda ospedali, scuole, dormitori, palazzi eppure non ho mai sentito un solo inviato dare alla carlona il numero dei morti. Le notizie sono sempre date in questo modo, sicuramente più serio e professionale: “ La Russia ha bombardato gli ospedali, morti e feriti” e tutto finisce là. Ma con Israele non funziona così perché è doveroso creare raccapriccio, odio contro questi sionisti perfidi che non solo rompono la tregua ma in 10 minuti ammazzano anche 130 bambini. Bravo Elia Milani, sono certa che in matematica era un campione. Intanto Hamas sta chiedendo al mondo di assediare le ambasciate di Israele e degli Stati Uniti. Per quei bastardi è più facile scatenare i loro affiliarti in Occidente contro ebrei e americani perché così possono negare la responsabilità degli attacchi. Hamas sta chiedendo manifestazioni di massa e un assedio globale “In risposta alla ripresa della guerra di genocidio sostenuta dagli Stati Uniti contro il territorio palestinese da parte del regime sionista”. Evidentemente l’Iran non è riuscito a mandare dei missili ai suoi fedeli palestinazi, allora è più facile incoraggiare attacchi all’estero e poi passare per innocenti agnellini, negando ogni responsabilità. Hamas ha dichiarato “Il governo di occupazione fascista ha ripreso la sua barbara aggressione e la guerra di genocidio contro il nostro popolo a Gaza, violando tutte le norme umane, i valori e le leggi divine durante il mese sacro del Ramadan". Ora, incapace di combattere dal momento che Israele gli ha distrutto i giocattoli, chiama alla mobilitazione delle cellule che si trovano sparse per il mondo e i loro simpatizzanti. Quanto credete che ci vorrà per rivedere i soliti cortei urlanti di migliaia di scappati di casa nullafacenti e pieni di odio contro gli ebrei? In USA sta già accadendo e i media iraniani stanno dando la notizia “ A New York, migliaia di persone sono scese in piazza a Manhattan, New York City, per protestare contro la rinnovata campagna aerea israeliana contro Gaza e il sostegno degli Stati Uniti”.

Ecco, ricominciamo a ballare. Antisemiti del mondo unitevi!

Il mio pensiero e il mio cuore vanno ai nostri poveri ostaggi, prigionieri di belve immonde da un anno e mezzo. Penso alle loro famiglie, penso ai suicidi per disperazione perché non hanno potuto e saputo resistere allo stress di sapere una figlia o un figlio nelle mani di Satana. Penso a questo mio povero paese torturato e dilaniato dal primo giorno della sua fondazione dai seguaci di Allah che hanno solo odio e morte nel cuore. Eppure quando esco e vedo che quasi tutti portano la spillina con il nastro giallo, simbolo dei nostri fratelli prigionieri, quando vado in Piazza degli Ostaggi e li sento cantare, abbracciati,  Shalom, Pace, senza una sola parola di odio per i nostri assassini, penso “ecco il mio Popolo di cui sono orgogliosa”. Questo è Israele, lacrime e sorrisi, dolore e gioia, e coraggio, tanto coraggio.

Deborah Fait
Deborah Fait