Israele alla corte internazionale: Unrwa complice di Hamas
Analisi di Stefano Scaletta
Testata: Informazione Corretta
Data: 09/03/2025
Pagina: 1
Autore: Stefano Scaletta
Titolo: Israele alla corte internazionale: Unrwa complice di Hamas

Israele alla corte internazionale: Unrwa complice di Hamas
Analisi di Stefano Scaletta

Hersh Goldberg-Polin: One of the most ...
Il giovane Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, assassinato da Hamas in un tunnel a Gaza. Hersh è stato rapito il 7 ottobre insieme ad altri ragazzi israeliani mentre cercava di scappare dal Nova Music Festival. La squadra di terroristi palestinesi che lo ha preso in ostaggio era comandata dall'impiegato dell'Unrwa Muhammad Abu Attawi.  Il 12% dei membri di Unrwa a Gaza sono anche terroristi di Hamas. 

La scorsa settimana Israele ha presentato alla Corte Internazionale di giustizia (ICJ - da non confondere con ICC, Corte penale Internazionale) un dossier contro UNRWA nel tentativo di smascherare l’alleanza incestuosa fra l’agenzia Onu ed il terrorismo palestinese a Gaza. La decisione di Israele è stata presa dopo che la Knesset ha fatto passare una legge per impedire a UNRWA di operare sul suolo israeliano, una decisione entrata in vigore alla fine di gennaio 2025. Nel tentativo di raccogliere fondi per sopravvivere, i vertici di UNRWA sanno di dover mentire facendo finta di non sapere che Hamas per anni ha usato fondi e strutture Onu con l’intento di ammazzare più ebrei possibile. Israele sostiene che 12 terroristi di Hamas membri di UNRWA abbiano partecipato direttamente ai massacri del 7 ottobre, fra di loro Muhammad Abu Attawi, comandante della milizia ‘Nukhba’, che ha ucciso numerosi israeliani nascosti in un rifugio vicino Re’im (gli stessi palestinesi hanno ripreso la scena con i loro cellulari). Attawi ha poi comandato l’unità responsabile del rapimento di Hersh Goldberg-Polin e altri ragazzi presenti al Nova Music Festival. Il terrorista palestinese, ucciso da IDF durante i combattimenti a Gaza, lavorava per UNRWA: di giorno impiegato e stipendiato dalle Nazioni Unite, di notte tagliagole di Hamas. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. Secondo quanto affermano i servizi di intelligence israeliani, il 12% degli impiegati UNRWA avrebbe legami diretti con Hamas e altri gruppi jihadisti, dei 13.000 membri dello staff almeno 6000 avrebbero legami di parentela con terroristi. L’israeliana con passaporto britannico Emily Damari, tenuta in ostaggio da Hamas per 15 mesi, ha detto al Primo Ministro britannico Keir Starmer di essere stata detenuta in strutture dell’UNRWA a Gaza durante la sua prigionia. Il capo di UNRWA Philippe Lazzarini si dice ‘profondamente scioccato’, quasi come se la notizia arrivasse come qualcosa di inconcepibile. La prova del fatto che Hamas abbia utilizzato UNRWA per raggiungere i propri scopi criminali, sostiene Israele nel proprio dossier, è anche la presenza di imponenti strutture militari connesse direttamente agli edifici Onu. Nel febbraio dell’anno scorso, le forze dell’IDF hanno scoperto un centro dati sotterraneo, completo di una sala elettrica, batterie industriali e alloggi per terroristi di Hamas che operavano i server, sotto il quartier generale dell’UNRWA a Gaza City. Il centro dati era collegato alla rete elettrica della struttura soprastante. Strutture sotterranee simili, complete di tunnel e stanze di comando, sono state rinvenute in prossimità di numerose scuole e strutture Onu che nulla dovrebbero avere a che fare con le attività di un gruppo terroristico. Possibile che nessuno si fosse accorto della presenza di tunnel lunghi anche più di 700 metri collegati direttamente agli edifici usati per educare i bambini di Gaza? È evidente che la tesi delle poche mele marce avanzata da Philippe Lazzarini non regge. La verità è un’altra: UNRWA è stata dirottata e impiegata per anni da Hamas per fomentare l’odio anti-ebraico nelle aule scolastiche. Così facendo, il gruppo terroristico si è assicurato protezione internazionale ed un flusso di denaro costante nella forma di generose donazioni provenienti soprattutto da Stati Uniti ed Europa.

Stefano Scaletta
takinut3@gmail.com