IC Mappamondo: Il voltafaccia di tutti che sta costando la sovranità all’Ucraina 05/03/2025
Analisi di Gabriel Barouch
Autore: Gabriel Barouch

Il voltafaccia di tutti che sta costando la sovranità all’Ucraina
IC Mappamondo di Gabriel Barouch

Trump abbandona l'Ucraina, rifiutandosi di fornire garanzie di sicurezza dopo un eventuale cessate il fuoco. Il suo desiderio è solo quello di accaparrarsi le risorse del paese invaso. Ma non è il primo. Già nel 1994 gli Usa avevano fornito garanzie di sicurezza all'Ucraina, in cambio del suo disarmo nucleare. E non hanno mosso un dito (come non l'hanno mosso gli altri garanti), quando la Russia ha iniziato a invadere il paese nel 2014.

Dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica, l'Ucraina aveva effettivamente il terzo arsenale nucleare più grande al mondo, comprendente sia armi nucleari strategiche che tattiche.

Per restituire alla Russia tutte le armi nucleari tattiche, l’Ucraina nel 1992 aveva concordato con Stati Uniti, Russia e Gran Bretagna il seguente accordo: la Dichiarazione trilaterale del gennaio 1994, in cui l'Ucraina accettava di trasferire le sue testate nucleari strategiche alla Russia in cambio di garanzie di sicurezza, compensazione economica e assistenza nello smantellamento della sua infrastruttura nucleare.

Il Memorandum di Budapest del dicembre 1994 forniva ulteriori garanzie di sicurezza da parte di Stati Uniti, Russia e Regno Unito, ma queste non erano garanzie di difesa militare.

Garanzie di sicurezza, Garanzie di difesa:

Il Memorandum di Budapest forniva "garanzie di sicurezza", che sono distinte dalle garanzie di difesa militare. 

Queste garanzie sottolineavano il rispetto per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, ma non obbligavano i firmatari a fornire difesa militare in caso di attacco. 

2014: “Invasione della Russia:  annette i movimenti separatisti nell'Ucraina orientale, azioni che hanno violato le garanzie di integrità territoriale fornite nel Memorandum di Budapest. 

Sino alla Presidenza Biden, gli Stati Uniti hanno fornito un'assistenza economica e militare significativa all'Ucraina, dall'inizio del conflitto, ma non si sono impegnati in un intervento militare diretto, bensì hanno attuato con la Gran Bretagna e altri paesi ritorsioni con sanzioni economiche alla Russia, che ha rotto tale accordo di rispetto della la sovranità del paese.

Ora, con l’amministrazione Trump, gli Stati Uniti anch’essi firmatari del rispetto della sovranità dell’ Ucraina, non ottemperano più  tale accordo ma addirittura cercano lo smantellamento del paese d’accordo con la Russia.

L’ironia della sorte è che Il Segretario di Stato Marco Rubio, poco più di un decennio fa, ha parlato con passione dell'imperativo morale dell'America di difendere l'Ucraina dall'aggressione dopo che la nazione avrva rinunciato al suo arsenale nucleare in seguito alla caduta dell'Unione Sovietica. 

Ora l'amministrazione Trump ha sospeso gli aiuti militari all'Ucraina e Rubio ha chiesto le scuse del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un acceso scontro venerdì alla Camera dei rappresentanti, durante il quale Zelensky è stato aggredito verbalmente da Trump.

 

Gabriel Barouch

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