Ieri i nazisti, oggi Hamas 03/03/2025
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Lettera: Ieri i nazisti, oggi Hamas

Carissima Deborah,

in questi giorni il cosiddetto mondo progressista si indigna dinnanzi al video che rappresenta la visione trumpiana di Gaza. Questo dimostra che i progressisti sono vivi e vegeti, godono di ottima salute. Ero in pensiero perché il loro silenzio assoluto sui video (quelli sì, reali e non creati da un’intelligenza artificiale) girati dai nazisti di Hamas riguardanti la consegna dei rapiti israeliani, sia vivi che morti, mi aveva preoccupato. Adesso sono più serena: stanno benissimo e stanno, come sempre, dalla parte degli stupratori di massa. La coerenza, innanzitutto.

Non uso a caso la similitudine tra Hamas e i nazisti (nazional socialisti). Come questi ultimi, Hamas toglie, oltre la libertà e la vita, anche la dignità che accompagna la sofferenza. La tortura nobilita chi la subisce; l’aguzzino, quello raffinato, lo sa. Non basta perciò mortificare il corpo, bisogna mortificare anche l’anima del torturato. La presa in giro, la derisione servono proprio a questo. La consegna dei certificati di prigionia, la musica allegra, la folla festante, la rappresentazione di Netanyahu come vampiro dinnanzi alle bare dei bambini Bibas non sono altro che la versione aggiornata del lugubre e canzonatorio  “Arbeit macht frei” che campeggiava sull’entrata di Dachau e di Auschwitz. Oggi come allora, il significato è lo stesso: qui troverete la sofferenza e la morte ma ci faremo comunque beffe di voi, con il plauso e l’indifferenza del mondo.

Con affetto e stima,

Sandra Biglino

Cara Sandra,

Nella Germania nazista, come nell’Italia fascista, ci fu qualcuno che tentò di salvare gli ebrei. Pochi ma ci furono anche rischiando la loro stessa vita. Non un arabo di Gaza, che io chiamo palestinazi, ha tentato di salvare un solo ebreo. Anzi, mentre procedeva il massacro in Israele e mandavano i loro filmati a Gaza, la popolazione era in festa, ebbra di sangue, urlava “ancora ancora, ammazzane ancora”. Forse la differenza sta nel fatto che i nazisti, pur nella loro barbarie, avevano nel loro passato personaggi come Einstein, Kant, Beethoven, Goethe. I musulmani hanno Maometto, la Sharia, e non mi viene in mente nient’altro. I palestinesi poi, non essendo nemmeno un popolo, sono assolutamente privi di storia. Non rimane loro che la barbarie assoluta che sfogano non solo sugli ebrei ma anche sui loro figli trasformandoli in bombe umane. L’indifferenza del mondo, come lei scrive giustamente, era assente 80 anni fa ed è assente oggi. Questa è una colpa che permette alla barbarie di esistere.

Un affettuoso shalom

Deborah Fait