Quelle firme velenose 01/03/2025
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Quelle firme velenose
Commento di Deborah Fait 

L'appello lanciato da Gad Lerner che denuncia una pulizia etnica (che non esiste) e ne dimentica un'altra. Israele non sta pianificando alcuna pulizia etnica. In compenso Hamas punta allo sterminio e il 7 ottobre 2023 nel suo pogrom ha dimostrato cosa voglia fare. La pagina con le firme dell'appello esce su La Repubblica proprio nel giorno dei funerali dei Bibas, massacrati da Hamas. Non è un caso.

Non mi si venga a dire che Gad Lerner non era a conoscenza che il 26 febbraio, data in cui La Repubblica ha pubblicato quella schifezza di manifesto antisemita, era il giorno dei funerali della famiglia Bibas, massacrata barbaramente dai palestinazi. Questo giorno di disperazione nazionale non ha trattenuto Lerner dal pubblicare 200 firme che dovevano avallare un’accusa indecente e falsa, senza nessun senso. Non esiste in Israele una legge di espulsione dei palestinesi da Gaza come da nessun luogo che confini con Israele. Questi “ebree e ebrei” (non so perché ma quando sento questo genere di linguaggio woke e politicamente corretto, mi viene la pelle d’oca), costoro, dicevo, hanno firmato un documento inutile e malefico di cui dovrebbero vergognarsi. Non è obbligatorio amare Israele e capisco che chi, avendo l’anima e il cervello a sinistra, non possa sentirsi molto portato verso un paese democratico che si difende strenuamente contro quelli che le sinistre amano incondizionatamente , i terroristi e più terroristi sono più li difendono. Da bravi “progressisti da terzo mondo” questi soggetti odiano chi è forte e vuole vincere le guerre che gli vengono imposte. Questa volta però hanno esagerato, questa volta si sono rivoltati contro Israele proprio nel giorno dei funerali della famiglia che è il simbolo del coraggio, della pietà e dell’amore di Israele. Si sono rivoltati contro una donna le cui ultime parole prima di essere presa dai terroristi e ammazzata, sono state “COMBATTIAMO”. Si sono rivoltati contro Israele proprio nel momento più doloroso e delicato. Dopo aver saputo che la gentaglia che loro difendono aveva raggiunto il massimo della barbarie schiacciando e mutilando i corpicini di due bambini simulandone la morte per attribuirla a cause esterne e non alle loro mani assassine.  Nemmeno questo orrore satanico ha fermato quei 200 dal pubblicare una pagina contro Israele accusandolo di colpe non sue. Forse i firmatari di quello schifo si commuoverebbero se conoscessero la triste storia di Hisham al-Sayed, il beduino liberato sabato scorso. Non essendo ebreo è probabile che provino più simpatia . Ebbene, signore e signori firmatari, ebree ed ebrei progressiste e progressisti, al-Sayed è stato tenuto prigioniero a Gaza dal 2015 e suo padre ha detto che non è più capace di parlare, che non sopporta di stare in mezzo alla gente perché per 10 anni è stato tenuto in isolamento senza parlare né vedere se non i suoi aguzzini palestinazi. Vi strappa il cuore tutta questa crudeltà? Ci sarebbe anche Avera Mengistu, che è sì di pelle scura quindi vi potrebbe piacere, ma ha il difetto di essere ebreo, quindi non godrà sicuramente della vostra attenzione e simpatia pur se anche lui, prigioniero dal 2014, ha difficoltà a relazionarsi, cammina a fatica, non capisce bene di essere tornato a casa.

Non avete comprato nessuna pagina per denunciare gli orrori del 7 Ottobre; non avete comprato nessuna pagina per sostenere Israele accerchiato su 7 fronti. Non avete comprato nessun pagina per segnalare le decine di migliaia di missili e droni, persino dall’Iran, che colpivano Israele ad ogni ora del giorno e ogni giorno, per mesi dal 7 Ottobre e per anni prima di quella data tremenda. Non avete comprato nessuna pagina per pretendere il rilascio degli ostaggi.  Infine non una firma è stata fatta per i bambini Bibas. Vi siete ricoperti di vergogna!

Vi siete svegliati solo perché Trump ha fatto una delle sue provocazioni,  magari se Gaza potesse diventare una riviera ricca e ridente e non come la vorreste voi, marcia di odio e di miseria. Avete preparato una vergognosa pagina antisemita contro gli abitanti ebrei di Giudea e Samaria senza accennare agli attentati quotidiani che i palestinazi commettono in Israele provenendo da Jenin e Tulkarem. Senza accennare alla violenza cui sono sottoposti ogni giorno gli ebrei di Giudea e Samaria. Finora gli unici espulsi dalle loro terre sono questi ultimi che rischiano ogni giorno la morte se si intestardiscono di vivere a casa loro. Casa che gli era stata derubata dalla Giordania durante la prima Guerra di Indipendenza. Avete firmato un documento assurdo e inutile contro Israele secondo la falsariga della vostra ideologia perversa.

Vergognatevi!

Siete come Papa Bergoglio che dal suo letto di dolore non ha detto mezza parola sulle mostruosità cui è stata sottoposta la Famiglia Bibas.  Trova il tempo e la forza di telefonare ogni giorno ai parrocchiani di Gaza, lo dicono ogni giorno quando i Tg trasmettono il bollettino sulla sua salute. Mera propaganda. A Gaza vige la legge della sharia che non ammette altre religioni e i cristiani se ne sono andati da tempo, quelli rimasti sono qualche decina, fedeli a Hamas diversamente non sarebbero vivi. Il Papa ha parole affettuose per loro, chiede se hanno da mangiare. Evidentemente non gli hanno detto che sono tutti belli e pasciuti che non esiste carestia a Gaza (ogni abitante gode di 3000 calorie quotidiane, secondo un’azienda di studi nutrizionali britannica e l’ONU). Secondo il Dipartimento di Stato, I palestinesi di Gaza hanno ricevuto solo dagli USA 2,2 miliardi di dollari che, se divisi, fanno 1.1 dollari per ogni abitante, bambini compresi! Il Papa non ha trovato parole, come non le avete trovate voi traditori, per due bambini ebrei massacrati a mani nude. In verità Bergoglio non ha trovato nulla da dire nemmeno sui 70 cristiani bruciati vivi in Congo dagli islamici. Il mondo gira proprio al contrario. Dobbiamo assistere al triste spettacolo di coloro che considerandosi buoni e giusti tifano per il Male assoluto, rappresentato dall’islam. Chi vuole andare diritto perde l’equilibrio e rischia di essere travolto da un mare di cattiveria e di ingiustizia. Mi viene da dire, per fortuna che c’è Israele con i suoi valori, le sue lacrime, la sua capacità di sopportazione, la sua energia che è voglia di vivere e amare, sempre.

Deborah Fait
Deborah Fait