L’Ucraina è nelle mani di Putin e di Trump 28/02/2025
Commento di Antonio Donno
Autore: Antonio Donno

L’Ucraina è nelle mani di Putin e di Trump
Commento di Antonio Donno

Trump non contesta a Putin l'invasione dell'Ucraina, vuole solo spartirsi le terre rare. L'Ucraina (e in generale l'Europa) è ormai nelle mani di questi due.

La diarchia Trump-Putin si esercita sulla questione dell’Ucraina, mettendo in grave difficoltà la gestione del suo Paese da parte di Zelensky. Gli ultimi fatti stanno ad indicare che il presidente ucraino è in grave difficoltà, tenuto in ostaggio nello stesso tempo da Putin e Trump. L’Europa è completamente impotente e lo stesso Macron, sempre intenzionato ad avere un ruolo importante nel Continente Europeo, è soltanto ai margini di un problema gestito esclusivamente da Stati Uniti e Russia. L’idea che l’Ucraina possa aderire alla Nato irrita a tal punto Trump da costringerlo a sostenere, con un’affermazione insulsa quanto provocatoria, che la guerra in Ucraina sia stata generata dalla volontà espressa da Zelensky di far aderire il proprio Paese alla North Atlantic Treaty Organization. Perché l’affermazione di Trump è insulsa? Perché l’invasione e la sostanziale annessione dei territori ucraini – la Crimea nel 2014 e altre zone orientali tra il 2014 e il 2022 – è avvenuta prima che emergesse a livello internazionale l’idea della eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato.

     Tuttavia, l’affermazione di Trump fa parte di una logica politica che è tesa a rinforzare il legame con Putin per mezzo di progetti spesso irrealizzabili, ma nello stesso tempo utili a dimostrare le capacità di influire sulla questione ucraina da parte del presidente americano. Per esempio, Trump ha affermato che la guerra tra Ucraina e Mosca deve cessare per “fermare le uccisioni di soldati russi e ucraini”. Un’affermazione priva di sostanza, perché a Trump non importa affatto il massacro di militari russi e ucraini, soprattutto questi ultimi, se l’indebolimento dell’esercito ucraino può stabilizzare il possesso dei territori di Kyev occupati da Mosca nel 2022.

     Né, tantomeno, Trump intende opporsi alle conquiste territoriali di Putin in Ucraina; vuole avere la sua parte nell’intera questione, cioè lo sfruttamento dei giacimenti di minerali critici e di terre rare dello Stato ucraino. In sostanza, Zelensky è alle corde: perché il suo Paese sopravviva deve cedere definitivamente a Putin i territori occupati dalle forze russe e, nello stesso tempo, concedere a Trump quello che il presidente americano chiede senza mezzi termini al leader ucraino. Dopo aver pesantemente insultato Zelensky, Trump era dell’avviso che la sopravvivenza dell’Ucraina dovesse dipendere dalla concessioni alle richieste americane. Zelensky dovrà cedere alle imposizioni di Trump – perché di imposizioni si tratta – come dovrà rassegnarsi alle perdita dei vasti territori ormai occupati da Putin. Trump non intende più chiedere la restituzione dei denari concessi a Zelensky per la difesa contro l’invasione russa – restituzione impossibile da parte dell’Ucraina – ma pretende giacimenti e terre rare di grandissimo valore economico, oltre che strategico. Quest’ultimo aspetto è da considerarsi prezioso per impedire a Putin l’incremento della sua conquista territoriale in Ucraina.  

     In questo modo, la diarchia Trump-Putin si confermerà a danno dell’Ucraina sia in senso territoriale, sia, di conseguenza, della stessa autorità di Zelensky in quanto prresidente. L’indipendenza del Paese, di questo passo nel futuro, rischia di scomparire. Di fronte a questo gravissimo pericolo è emersa l’idea di stanziare truppe europee in Ucraina per difendere l’indipendenza del Paese, ma il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha prontamente replicato che Mosca non avrebbe mai accettato una soluzione del conflitto di questo tipo. In effetti, la Russia teme che lo stanziamento di truppe europee nei territori ucraini potrebbe rappresentare un pericolo per le conquiste russe nell’est del Paese, territori che Putin ritiene annessi definitivamente a Mosca.

     Leggo che a Varsavia si rinnovano le manifestazioni a difesa dell’Ucraina. Sui social media polacchi si legge: “Noi siamo difesi dalla combattività ucraina. Noi – noi sappiamo che l’Ucraina difende l’intera Europa dalla Russia, compresi coloro che non capiscono nulla e non apprezzano questa lotta. […] Una guerra in cui la Russia non segue alcuna regola, uccidendo, stuprando e saccheggiando”.

Antonio Donno
Antonio Donno