Germania: Merz non ha stravinto, ecco perché 26/02/2025
Analisi di Roberto Giardina
Autore: Roberto Giardina

Germania: Merz non ha stravinto, ecco perché
Analisi di Roberto Giardina

Friedrich Merz ha vinto, ma non stravinto, solo otto punti più di AfD, il partito di destra che non può governare. Dovrà governare con i socialdemocratici, ma non sarà una cosa semplice.

Friedrich Merz ha vinto, ma non stravinto, appena otto punti in più dell´Afd, il partito dell´estrema destra. 28 a 20. Formare la nuova coalizione non sarà facile. I tedeschi dovranno attendere almeno fino a Pasqua, il 20 aprile, avverte il futuro Cancelliere. La crisi è cominciata il cinque novembre, quando Olaf Scholz ha licenziato in malo modo il leader dei liberali, l´allora ministro delle Finanze Christian Lindner, colpevole di non voler andare in rosso per finanziare gli aiuti all´Ucraina. Ma non poteva perché la Schudenbremse, il freno ai nuovi debiti, impedisce di superare lo 0,35 del Pil, attualmente circa 14 miliardi di euro.

L´unica coalizione possibile è una coalizione con i socialdemocratici, come ai tempi di Angela Merkel, e non sarà facile. Lars Klingbeil, presidente dell´Spd dichiara: „Non è sicuro che giungeremo a un accordo, Merz deve cambiare toni e linea politica“. Klingbeil conduce le trattative al posto di Olaf Schoz, che si tira indietro dopo la sconfitta. Ma è una minaccia suicida. Se fallisce l´accordo, si dovrà ricorrere a nuove elezioni, e l´AFd, il partito dell´estrema destra potrebbe giungere al primo posto.

Klingbeil, in realtà, è costretto ad alzare la voce, per tranquillizzare i suoi compagni, sui 120 deputati oltre la metà appartengono alla sinistra fondamentalista del partito, che alla vigilia delle elezioni escludeva un´intesa con Merz. A parte l´economia e il riarmo, il punto su cui i socialdemocratici non intendono cedere è l´immigrazione. Merz promette di controllare gli arrivi dei profughi, negli ultimi tempi fino a mille al giorno, e sono diminuiti, come riconosce la Frankfurter Allgemiene, giornale moderato, grazie all´Italia che ha ridotto gli sbarchi di migranti dalla Tunisia di circa il 60 per cento.

Merz vuole un rigoroso controllo alle frontiere per respingere subito chi non ha diritto all´asilo. I socialdemocratici protestano che non sia costituzionale, ma non è vero. Il leader cristianodemocratico vuole la rapida espulsione dei profughi pericolosi e che rifiutano di integrarsi. Gli ultimi attentati, compiuti da islamici (a Magdeburg, Aschaffenburg e Monaco), hanno probabilmente spinto molti tedeschi a votare per l´Afd.

Le misure prese dalla Ministra degli Interni, Nancy Faeser, socialdemocratica, sono quasi simboliche, come proibire di portare coltelli superiori  dagli otto centrimetri, prima il limite era a dodici. La polizia è di competenza dei Länder, ma neanche la Baviera, la regione più efficiente è riuscita a impedire alla vigilia del voto l´attentato di un profugo afgano, che ha travolto con l´auto un corteo , uccidendo una giovane madre e la figlia di due anni.

Merz aveva presentato una proposta di legge in Parlamento, a poche settimane dal voto, ma i verdi e i socialdemocratici si sono astenuti o hanno votato contro, mentre hanno votato a favore i deputati dell´Afd. Ora accusano Merz di aver sdoganato il partito dell´estrema destra, mentre la resposabilità è loro. I giornali hanno commentato che la situazione era simile a quella della Repubblica di Weimar, quando quindici partiti litigavano giornalmente tra loro e finirono per portare Hitler al potere. Il paragone è esagerato, ma il pericolo è serio.

L´immigrazione fuori controllo ha destabilizzato la Germania. Il 5 settembre del 2015 non chiuse le frontiere innanzi all‘esodo dei disperati che giungevano dai Balcani, e in pochi mesi ne entrarono oltre un milione, non tutti siriani, come si sostenne. La notte di Capodanno, a Colonia, duemila giovani arabi ubriachi aggredirono un migliaio di donne, e i tedeschi si sentirono traditi. L´Afd era poco sopra al quattro  per cento,  rapidamente salí al dodici, e non è più ridiscesa. Ma ricordarlo è quasi vietato, si viene accusati di razzismo.

Sempre la Frankfurter Allgemeine, la settimana scorsa denunciava il paradosso: non si può sostenere che siano soprattutto gli islamici a creare dei problemi, perchè si viene accusati di antislamismo, mentre non ci si preoccupa piú dell´antisemitismo. Oggi, si consiglia a agli ebrei di non farsi riconoscere più come tali per strada.

Uno dei primi atti di Merz è stato di invitare Benjamin Netanyahu a Berlino, e questo sarà uno dei temi del colloquio. Il futuro Cancelliere ha ripetuto che le bandiere di Israele non dovranno più essere bruciate come avvenuto in questi anni, e che ogni profugo che si rende colpevole di antisemitsmo dovrà essere espulso, perché la sua integrazione nella società tedesca è impossibile, o dovrebbe. Era stato sosteuto anche in passato ma non è mai avvenuto. E‘ bene non dimenticarlo.


Roberto Giardina