3 Lettere: la famiglia Bibas
1. Impietrito dal dolore
Cara Deborah,
Con molta difficoltà le scrivo. Sono impietrito dal dolore, annichilito, provato spiritualmente. Soffro terribilmente al pensiero di quanto dolore abbia dovuto patire una mamma nel sentirsi impotente alle invocazioni di aiuto dei propri figli. Ha implorato i carnefici di avere pietà. Ha supplicato. Ha pianto...e infine avrà trovato pace nella follia o nella morte. No, non è l'intera umanità a essere colpevole, come si vuol far credere. I colpevoli sono bene individuati, sono loro, sono i palestinesi, avviati a un destino infernale. E sono i tanti altri che, nel mentre hanno parole di solidarietà con il popolo ebraico, si uniscono alle manifestazioni di piazza in cui le bandiere quadricolori si confondono con quelle rosse; in cui si odono solo voci di odio e di morte, coperte dal grido Allahu Akbar. Non ultimi i governanti di questa terra, sia civili che religiosi, che hanno tacitato le proprie coscienze con pelosi inviti alla pace, un "volemose bene" che tutto eguaglia in un miasma di massima ipocrisia. Ripeto, sono affranto. Nemmeno il pensiero di una giustizia divina mi conforta. È troppo. È troppo. Solo uno straziante grido liberatorio contro terra e cielo mi potrebbe salvare.
Con affetto, shalom
Angelo Costanzo
Caro Angelo,
È quello che ho scritto anch’io nell’articolo che uscirà lunedì. Viene solamene il desiderio di gridare la propria angoscia al cielo. Il suo strazio è quello di tutti noi e di chi ama Israele. Purtroppo nel mondo prevale la mediocrità di chi si lascia trasportare dalla propaganda propal, dei media (non tutti per fortuna) e di certi politicanti. Non posso dirle che speriamo che tutto vada bene perché la situazione qui è drammatica e i nostri morti gridano vendetta! Però speriamo, è una nostra prerogativa. La speranza, il coraggio e l’ottimismo che fa grande il popolo di Israele.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait
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2. Dolore e rabbia
Carissima,
Ho letto il tuo articolo! E ci ho "sentito" tutto il tuo, il vostro dolore, la vostra rabbia!
C'è la farete, ce la faremo! Perchè siamo dalla parte giusta, anzi...dei Giusti!
Coraggio...
Vi sono vicina, come sempre e sempre di più!
Renata Nyob
Cara Renata,
certo che ce la faremo. Non ho nessun dubbio. Siamo un popolo forte e coraggioso, purtroppo abituato a lottare per poter vivere. Si dice, siamo sopravvissuti al Faraone e a Hitler, nessuno potrà mai distruggerci.
Ti ringrazio.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait
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3. Erode era un principiante in confronto
Cara Deborah,
Penso che re Erode - responsabile secondo il Vangelo della strage degli innocenti di Betlemme - sia stato un principiante
rispetto ad Hamas. Spero che i due bambini e la loro mamma siano insieme in Paradiso.
Che senso aveva uccidere anche il cane? Cattiveria su cattiveria!
Annarosa Berselli
Cara Anna,
Volevano distruggere ogni forma di vita ebraica e i cani, per l’islam, sono animali impuri perciò hanno ammazzato quella povera bestiolina che correva loro incontro festosa.
Penso anch’io che Erode sia stato un principiante in confronto ai palestinesi, così feroci da poter essere posti al di fuori del consesso umano.
La ferocia è il loro sistema di vita, anche verso loro stessi.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait