Hanno superato persino Satana 22/02/2025
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Hanno superato persino Satana
Commento di Deborah Fait

Le bare di Kfir e Ariel Bibas e quella contenente il corpo di una donna che non è Shiri, la loro madre. Un tripudio di malvagità e sadismo di Hamas. I due piccoli Bibas sono stati assassinati in prigionia. Israele sconvolta si interroga come rispondere a questa nuova scoperta di violenza disumana.

Vedere quelle quattro bare nere, portate da belve dalle sembianze umane, e sentire un conato di nausea è stato una cosa sola. La ignobile macabra cerimonia preparata dai nazisti di Hamas su un palco dietro al quale campeggiava un enorme Netanyahu con le sembianze di Dracula che teneva i due bambini Bibas, la loro mamma Shiri (il nome significa canzone/poesia mia) e Oded Lipschitz, di 84 anni, è stata vista con sdegno da tutto il mondo. Migliaia di palestinesi assistevano gridando e, a totale sfregio di qualsiasi sentimento umano, la musica suonava, a tutto volume, un’allegra arietta araba a mo’ di accompagnamento delle bare contenenti le salme dei nostri poveri morti. Erano allegri i nazi palestinesi, guardavano incuriositi, gridavano, ridevano. Loro e la morte sono una cosa sola. Il Corano comanda di uccidere e loro obbediscono. Maledetti!  Anche la natura si è adeguata a questo tragico giorno che ha spezzato il cuore a tutta Israele. Se fino a giovedì avevamo avuto un inverno primaverile, ecco all’improvviso pioggia, cielo grigio e triste, vento. Kikar HaChatufim, la piazza degli ostaggi a Tel Aviv, era un mare di bandiere bianco azzurre. La strada dal confine con Gaza al Centro di Medicina forense di Abu Kabir, vicino a Tel Aviv, era una catena umana lunga chilometri, ognuno portava una bandiera di Israele e una bandiera gialla, simbolo degli ostaggi. Non un suono, non una parola, centinaia, forse migliaia di persone, in un silenzio totale, aspettavano il passaggio dei furgoni bianchi contenenti i resti di Shiri, Ariel, Kfir e Oded. Quest’ultimo era un attivista per la pace tra Israele e i palestinesi, li aiutava, li portava a curarsi nei nostri ospedali. Ci credeva ma a suggello della sua visionaria convinzione, le belve in cui lui aveva posto la sua ingenua fiducia lo hanno ammazzato. I primi esami dei medici patologi, insieme a esperti dell’esercito, hanno appurato che Kfir di 9 mesi e Ariel di 4 anni sono stati ammazzati “BRUTALMENTE” un mese dopo la loro prigionia, il più piccolo aveva 10 mesi. Dicono, ma non è ancora ufficiale, che siano stati strangolati. Il colpo di scena però è che il corpo, anzi i pezzi di corpo trovati nella terza bara, non sono quelli di Shiri, la mamma. Dove l’hanno messa quei bastardi assassini? Cosa ne hanno fatto? Maledetti imbroglioni, feccia , stupida feccia. Pensate, sono stati così perfidi e anche stupidi che dopo aver chiuso le bare nere a chiave, hanno butta via queste ultime. Perfidi perché sono bipedi senz’anima, stupidi perché non gli è balenata l’idea che Israele avrebbe trovato il modo di aprirle anche senza avere le chiavi. Si misurano dietro il loro braccio.  Ieri sera, ancora sconvolti dalla giornata tremenda che tutti in Israele avevamo   passato, abbiamo saputo che dei terroristi venuti da Tulkarem avevano piazzato 15 bombe su degli autobus che, secondo il timer, avrebbero dovuto scoppiare venerdì mattina, all’ora di punta, per fare centinaia di morti. Fortunatamente hanno sbagliato qualcosa e tre bombe sono esplose ieri sera mentre gli autobus erano vuoti nel deposito. Le altre sono state individuate con il robot. Oggi,  venerdì, gli autobus sono fermi, i treni anche e l’aeroporto è sotto controllo. Non demordono, Hamas ha rivendicato il tentativo di attentato andato male. A questo punto io spero che paghino tutto, non una, non dieci, non mille, ma milioni di volte. Io auguro loro tutto il male del mondo. E auguro un bel 7 ottobre a tutti quelli che li giustificano, che miagolano “due popoli due stati” come tanti imbecilli, a tutti quelli che nelle piazze e nelle università sventolano le loro bandiere verdi o quella farlocca di una inesistente Palestina, rubata alla Giordania dopo averne tolto la stella centrale. Spero che tutti questi, compresi giornalisti, professori, politici, falsi ebrei, antisemiti di tutte le specie, vivano anch’essi un bel 7 Ottobre e ricevano nelle loro case la visita di Hamas, della jihad palestinese e di tutti i sottogruppi assassini di cui sono piene Gaza e la Cisgiordania (Giudea e Samaria che questa gente maledetta, occupa da troppi anni). Gaza deve essere evacuata, bonificata, denazificata. Non mi interessa chi se la prenderà, basta che non siano loro, quelli che hanno rubato tutto, anche la vita dei nostri bambini, dei nostri soldati ventenni, di intere famiglie. Hanno rubato la storia e se ne sono inventata una completamente falsa. Hanno rubato terre, hanno rubato la bandiera e anche il nome di cui si fregiano. Fuori, devono andarsene e non mi interessa dove, purché sia lontano da noi. Quando Itamar Ben Gvir è entrato nel governo Netanyahu io l’ho molto criticato perché lo ritenevo troppo di destra, esageratamente contro il dilogo, ma adesso capisco che aveva ragione. Nessun dialogo è possibile con quella feccia chiamata “palestinesi”, devono andarsene da Gaza e anche da Giudea e Samaria. Non meritano altro che  disprezzo, incapaci di fare niente che non sia ammazzare la gente. Fuori, devono andarsene e lasciarci in pace. Non vedo l’ora che gli ultimi ostaggi siano in Israele,  vivi o morti ma a casa, per essere liberi di eliminare tutti i terroristi di Gaza e per evacuare chiunque può essere anche l’embrione di un terrorista.

Come dice il presidente argentino, l’amico Milei, che porterà la sua ambasciata a Gerusalemme: A FUERA! E che A Fuera sia!

Deborah Fait
Deborah Fait