12-2001 Per L'Espresso il cattivo è sempre Israele...
Betlemme infatti è da un anno che i turisti sono scomparsi
Testata: L'Espresso
Data: 00/12/2001
Pagina: 1
Autore: Dina Nascetti
Titolo: Il deserto di Betlemme
Israele cattivo e anche masochista. Così lo vede l'Espresso nella sua trentennale crociata di carta contro lo Stato ebraico. Cattivo perchè qualunque male si diffonda nella regione è sempre riconducibile a Israele. Masochista perchè, pur di arrecare lutti e dolori ai palestinesi arriva a distruggere addirittura il turismo. A Betlemme infatti è da un anno che i turisti sono scomparsi e di chi è la colpa secondo Dina Nascetti autrice dell'articolo ? Ma di Israele, naturalmente. Non dell'intifada, che ha allontanato il turismo a colpi di bombe e attentati. Non dell'atteggiamento e della politica delle amministrazioni islamiche che fanno di tutto per limitare la vita dei palestinesi cristiani. I quali,da quando sono amministrati da sindaci come Hanna Nasser (sindaco di Betlemme) emigrano in numero sempre maggiore. Ma per L'Espresso , incurante che la crisi del turismo ha colpito Israele in misura identica, punta il dito e condanna. La piazza della Natività viene descritta come "piena si scolaresche,bambini e studenti cristiani e musulmani. Manifestano a favore di Yasser Arafat, assediato e prigioniero nel suo quartier generale di Ramallah". Peccato che quei fanciulli, così . amorevolmente descritti, siano poi gli stessi appartenenti a quel popolo che li manda avanti, vittime drogate dalla propaganda fanatica palestinese, a farsi saltare in aria insieme a innocenti vittime israeliane.
Non una parola naturalmente sul perchè i carri armati israeliani sparano contro edifici palestinesi. Non una parola sui cecchini che li usano per sparare contro civili israeliani, e, come nel caso di Bet Jalla, per sparare sulle abitazioni di Ghilò,quartiere du Gerusalemme.
I posti blocco non sono misure per impedire l'ingresso di kamicaze o altro genere di terroristi. Sono espressioni del sadismo israeliano contro il povero popolo palestinese, come Dina Nascetti lascia capire al lettore, selezionando accuratamente le notizie in modo da orientare il giudizio di chi legge.

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