22/4/02 Prigionieri invisibil
Matelli si lascia anche andare ad alcuni giudizi al vetriolo, che ben poco hanno a che fare con l'informazione
Testata: L'Espresso
Data: 21/04/2002
Pagina: 1
Autore: Dante Matelli
Titolo: MORIRE PER JENIN
L'articolo, a dire la verità, non è tutto da buttare: lascia intendere, qua e là, che i racconti dei palestinesi potrebbero essere esagerati, spiega che i palestinesi avevano minato tutto e che è stata questa circostanza a constringere l'esercito a misure particolarmente pesanti, parla dell'attività dei terroristi nei campi prima dell'intervento israeliano, ma Matelli si lascia anche andare ad alcuni giudizi al vetriolo, che ben poco hanno a che fare con l'informazione:


E' stata un'operazione di pornografia bellica
Commenti ad effetto:
Nella comunità scuoiata domina il silenzio.
L'esercito ha circondato Jenin chiudendo tutte le vie di fuga e intrappolando qualsiasi essere vivente dentro la città.

E "notizie" che lasciano francamente perplessi:
"Senza limiti", come ha detto Eyal Shline, il comandante militare
(in quale contesto? E riferendosi a che cosa?).
Parlava a riservisti motivatissimi: per la prima volta il fronte interno era importante come quello esterno. In parole povere: da qui non si scappa. Chi non si arrende viene ucciso. Anzi, secondo tutte (??) le interviste "non ci saranno prigionieri".

E le migliaia di prigionieri riportati da tutte le cronache? Matelli non li ha visti? Non ne ha neanche sentito parlare? Senza contare che tutti abbiamo sentito interviste ben diverse.


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