29/1/02 Uccidere e immolarsi,ovvero il significato delle parol
Una forte esplosione ha sconvolto la città nella centrale Jaffa Street
Testata: Data: 27/01/2002 Pagina: 1 Autore: un giornalista Titolo: TERRORE A GERUSALEMME, NUOVO ATTENTATO SUICIDA
Il Nuovo (e.Biscom) del 27.1.2002 pubblica in prima pagina la notizia dell'attentato con queste parole:
TERRORE A GERUSALEMME, NUOVO ATTENTATO SUICIDA Una forte esplosione ha sconvolto la città nella centrale Jaffa Street. Il kamikaze era una donna: due i morti, più di 60 i feriti. Tra loro, anche uno scampato all'attentato dell'11 settembre.
GERUSALEMME - Sangue su sangue, a Gerusalemme: una donna kamikaze di origine palestinese si è fatta esplodere nella zona ovest della città. Probabilmente si tratta di una studentessa universitaria, che ha scelto di immolarsi con un ordigno a pochi metri dal luogo in cui martedì un attentatore ha ucciso due donne e da dove si trovava il ristorante Sbarro, distrutto in agosto da un ordigno che provocò la morte di quindici persone... Il Nuovo suggerisce che l'omicidio ed il ferimento di innocenti da parte della terrorista suicida sia "immolarsi". Si immola una vittima, un eroe, non un terorista criminale; ci si immola per un ideale elevato, non per fare strage di civili inermi. Suggerire con quel verbo così "forte" è una tacita valutazione positiva del gesto.
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