La giornata internazionale della Memoria della Shoah
IC Mappamondo di Gabriel Barouch
La Giornata internazionale della memoria della Shoah funge da piattaforma fondamentale per affrontare le questioni contemporanee di antisemitismo e violenza, onorando al contempo la memoria di coloro che sono morti.
Richiede un'azione collettiva contro l'odio e sottolinea l'importanza dell'istruzione nella prevenzione di future atrocità.
I tragici eventi del 7 ottobre, in cui oltre 1.200 civili israeliani sono stati uccisi e molti sono stati rapiti, e tuttora prigionieri, risuonano profondamente con i temi della memoria della Shoah. Evidenziano le minacce in corso affrontate dalle comunità ebraiche e servono come un duro promemoria di quanto rapidamente la violenza possa aumentare.
La commemorazione incoraggia la riflessione sulla fragilità della pace e sulla necessità di vigilanza contro l'odio e l'estremismo.
La retorica che circonda questi conflitti è stata certamente alimentata dalle Nazioni Unite con organizzazioni come UNRWA negando i fatti esattamente come venivano negati durante il periodo nazista:
l'UNRWA infatti ha dichiarato:
§ che dopo il 7 ottobre: "Non avevamo idea che alcuni dei nostri dipendenti fossero terroristi",
§ febbraio 2024: "non avevamo idea che Hamas avesse costruito dei tunnel sotto la nostra sede",
§ luglio 2024 "non avevamo idea che Hamas immagazzinasse armi e razzi nelle nostre scuole"
§ gennaio 2025 "non avevamo idea che Hamas tenesse ostaggi nei nostri locali”
L'elocutio che circonda le smentite dell'UNRWA ha tracciato parallelismi con i casi storici di negazione durante il periodo nazista.
Proprio come i fatti sulle atrocità venivano spesso ignorati o minimizzati, i critici sostengono che le risposte dell'UNRWA riflettono uno schema simile nel negare la realtà dell'antisemitismo e del terrorismo tra i suoi ranghi.
Questo confronto evidenzia preoccupazioni sulla complicità istituzionale nel promuovere un ambiente in cui l'odio può prosperare sotto le mentite spoglie degli aiuti umanitari.
La situazione che circonda l'UNRWA sottolinea le complessità nell'affrontare l'antisemitismo nei contesti contemporanei, specialmente durante i conflitti in corso. Le risposte dell'organizzazione alle accuse contro i suoi dipendenti non solo influenzano la percezione del suo ruolo negli sforzi umanitari, ma riflettono anche le sfide sociali più ampie nella lotta all'odio e alla violenza.
Inoltre, l'elezione dell'Iran a presidente del Gruppo Asia-Pacifico all'interno del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha implicazioni significative, soprattutto se considerata in relazione alla Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto, celebrata il 27 gennaio.
La retorica usata dai funzionari iraniani spesso include la negazione di fatti storici relativi all'Olocausto e promuove un sentimento anti-israeliano, che può essere visto come una continuazione di narrazioni antisemite. Questo contesto rende l'elezione dell'Iran particolarmente preoccupante in un giorno dedicato al ricordo delle vittime di tale odio.
Il ruolo di leadership dell'Iran arriva in mezzo alle continue critiche internazionali sul suo record sui diritti umani, che include la repressione del dissenso, la discriminazione di genere e la persecuzione delle minoranze. Ciò solleva preoccupazioni sulla credibilità dell'UNHRC nel promuovere autentici diritti umani quando a un paese con un tale record è consentito di guidare le discussioni su queste questioni.
La giornata serve a ricordare che l'istruzione sull'Olocausto e le sue lezioni è fondamentale per combattere l'antisemitismo moderno e di monito sui pericoli posti dall'odio incontrollato, dalla corruzione che permette tali atti, e sull'importanza della vigilanza nella salvaguardia dei diritti umani per tutte le comunità.
La presenza di paesi come l'Iran in ruoli internazionali significativi , le negazioni dell UNRWA sono un esempio che sottolinea la necessità di una continua difesa dei diritti umani che rispetti veramente tutte le comunità.
Gabriel Barouch
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