L'oscenità della nazi propaganda di Hamas e la forza delle nostre ragazze!
Commento di Deborah Fait
Le abbiamo viste arrivare sulle Toyota bianche dei terroristi, ripulite per l’occasione, abbiamo visto un paio di uomini della CRI andar loro incontro, dopo che per 15 mesi non si erano degnati di chiedere notizie degli ostaggi. Abbiamo visto che le stavano portando tra una folla urlante, pericolosamente ondeggiante, e uno sventolio di bandiere palestinesi, verso un palco preparato all’uopo per la propaganda dei tanti Goebbels che fanno parte di Hamas. Le nostre quattro eroine, ancora nelle auto dei terroristi, erano state costrette a ringraziare Hamas in arabo. Una volta arrivare sul palco sono state così brave da stare al gioco e sorridere sempre, a testa alta, salutando la folle che avrebbe voluto linciarle. “Morivamo di paura” hanno detto in seguito ma non hanno dato questa soddisfazione ai loro torturatori. Sono state bravissime, Naama, Karina, Daniela e Liri, alle loro spalle si leggevano gli slogan , in arabo e in inglese: “Gaza è la tomba dei criminali sionisti…Palestina, la vittoria degli oppressi sui sionisti nazisti”. Dopo 15 mesi in cui sono state ridotte a schiave, brutalizzate, stuprate (ricordiamoci come era stata trascinata via Naama, 19 anni, tirata per i capelli, ferita dal volto in giù, con i calzoni del pigiama imbevuti del sangue delle violenze), le ragazze non si sono fatte troppo impressionare dallo show infame cui dovevano partecipare prima della liberazione. Quel maledetto sabato, il 7 Ottobre, avevano visto l’inferno, i macellai erano entrati nelle camere dove dormivano alle 6.29 del mattino, nella base di Nahal Oz, avevano ammazzato decine di soldati e soldatesse e rapite sette di loro. Con quella ridicola e patetica sceneggiata i terroristi volevano dire al mondo che avevano vinto loro la guerra e che erano ancora forti. Usciti dai buchi dove stavano nascosti come dei vigliacchi, dove, vestiti da civili, preparavano imboscate ai nostri soldati per ammazzarli, i macellai della Nukba si sono travestiti da ninja per fare paura. Hanno lavato e stirato le divise, coperto il volto di nero e la solita fascia verde intorno alla testa. Abbiamo vinto, volevano dire al mondo intero e a Israele. Vinto con Gaza distrutta? Vinto con la prospettiva di dover andare in esilio da qualche parte nel mondo? Trump ha già proposto l’Indonesia, poi l’Egitto e la Giordania. La cosa importante è che se ne vadano, liberino la Striscia dalla loro presenza satanica per bonificare la zona e denazificarla. C’è però un problema enorme che probabilmente Trump non conosce. Nessuno li vuole, in passato dovunque andassero creavano problemi, terrorismo, guerre. Così hanno fatto in Giordania dove nel 1970 (Settembre Nero) Re Hussein li fece ammazzare, circa 40.000, perché volevano fregargli i trono. Dalla Giordania si spostarono in Libano, crearono uno stato nello stato, applicarono tasse e distrussero quel paese che era un paradiso. Le bande di Arafat, i feddayin, hanno passato anni in scorribande, ammazzando, bruciando i cristiani nelle chiese, distruggendo interi villaggi. Alla fine Arafat, temendo il linciaggio da parte della popolazione libanese, fu costretto a scappare, sotto la protezione dei francesi e riparare a Tunisi da dove organizzava tranquillamente il terrorismo in Italia, in Europa, in Israele. Purtroppo anche in quell’occasione Israele peccò per troppa bontà e Shimon Peres andò a prelevarlo per portarlo a Oslo a prendere il Nobel per la pace. Errore colossale che cambiò la storia del Medio Oriente e mise Israele in pericolo. Chi li vuole dunque i palestinesi? Nessuno a parte gli inutili idioti occidentali un po’ perché pagati e un po’ perché hanno il cervello annebbiato dalla propaganda propal. Mi auguro che Israele non ricada nel solito errore di fidarsi dei macellai e che, una volta riavuti gli ostaggi, continui la guerra fino alla completa distruzione di Hamas, facendogli abbassare quella testa che sta rialzando, e dei suoi sostenitori. Concludo con una precisazione. Ho letto e sentito che alcune TV (SkyNews)e social parlano degli “Ostaggi palestinesi” che Israele deve liberare. Ebbene, non sono ostaggi, sono galeotti, sono assassini, sono terroristi con le mani sporche di sangue israeliano. Sono gentaglia che stava in galera e che dovrebbe restarci a vita per i delitti commessi. Sono assassini che hanno ammazzato bambini, fatto stragi , cancellato famiglie intere. Yahya Sinwar, ideatore del 7 ottobre, era uno di loro. Sono gentaglia votata alla morte propria e degli odiati ebrei. È un errore liberarli ma Israele è una democrazia che ha a che fare con organizzazioni di macellai tagliagole che pongono con arroganza condizioni feroci per restituirci giovani, bambini, famiglie, vecchi innocenti catturati per poter usare l’arma dei vili: il ricatto.
Deborah Fait