Auschwitz: la vendetta dei carnefici
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2024/12/auschwitz-les-bourreaux-dhier-se-vengent-des-juifs-daujourdhui-308111.html
Nel 2018, la Polonia ha criminalizzato l’affermazione secondo cui lo Stato polacco è stato responsabile o parzialmente responsabile dei crimini nazisti. Si trattava di eliminare una volta per tutte lo stigma che la presenza dei campi di sterminio nazisti aveva lasciato sul suolo polacco. Tuttavia, lo Yad Vashem – Istituto Internazionale per la Memoria della Shoah – ha ritenuto opportuno mettere le cose in chiaro: “Non c’è dubbio che i ‘campi di sterminio polacchi’ siano una distorsione della storia: i campi di sterminio furono istituiti nella Polonia occupata dai nazisti con lo scopo di assassinare il popolo ebraico nel quadro della “soluzione finale.” Tuttavia, [limitare] la complicità diretta o indiretta del popolo polacco con i crimini commessi sul suo territorio durante la Shoah è una grave distorsione.”
Secondo lo storico della Shoah, Jan Grabowski, dei tre milioni di ebrei polacchi uccisi durante la Shoah, circa 200.000 furono uccisi direttamente o indirettamente dai polacchi.
Bisogna sottolineare che l’antisemitismo e i pogrom in Polonia sono antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale. Albert Londres parla a lungo del ghetto di Lwow nel suo “ L'ebreo errante è arrivato ” pubblicato nel 1929 (e tradotto in italiano per i tipi di LINDAU nel 2024, NdT).
Leggiamo: “Le case del ghetto furono rase al suolo nel 1918, nell’ultimo grave pogrom [sic].” Cosa possiamo dire di quanto accaduto a Jedwabne? Situato nella Polonia nord-orientale, questo villaggio è il luogo più noto di uno di questi pogrom, durante il quale quasi 1.600 ebrei furono bruciati vivi o assassinati dai loro vicini polacchi nel luglio 1941.
La sorte degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale probabilmente non ha minimamente colpito i loro vicini, a giudicare dal pogrom di Kielce del 4 luglio 1946, un massacro presentato come il risultato di una serie di voci su rapimenti di bambini accompagnati da crimini rituali. Il numero delle vittime decedute ammonta a 42 persone, con altre 40 ferite.
Ma si potrebbe dire che questa è storia vecchia. Eppure, il 27 gennaio 2025, il mondo si riunirà per celebrare l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Nel 2005 le Nazioni Unite hanno dichiarato il 27 gennaio Giornata internazionale dedicata alla memoria delle vittime dell’Olocausto. Numerose personalità hanno annunciato la loro intenzione di partecipare a questa solenne commemorazione, posta quest'anno sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica Polacca, Andrzej Duda.
E Israele, vi domanderete, la patria degli ebrei, dove vivono ancora gli ultimi sopravvissuti alla Shoah? Prima ancora di avere una risposta a questa domanda, il governo polacco si è affrettato a dichiarare che se Binyamin Netanyahu avesse voluto partecipare alla cerimonia, sarebbe stato arrestato non appena avesse messo piede sul suolo polacco in virtù del mandato d’arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale. La Francia aveva trovato il modo di tirarsi indietro, la Germania aveva detto che avrebbe avuto difficoltà a effettuare un simile arresto. La Polonia non ha gli stessi scrupoli. Vietare al Primo Ministro israeliano di visitare la scena del loro crimine?
I carnefici di ieri non avrebbero potuto sognare vendetta migliore.
Michelle Mazel