13/6/02 Quel filo spinato scomodo
una sequenza arbitraria e con opinioni del tutto personali
Testata: Famiglia Cristiana
Data: 16/06/2002
Pagina: 17
Autore: Sasinini
Titolo: Sharon: "Ripartiamo dal filo spinato
Articolo di Famiglia Cristiana del 16 giugno a pagina 17 dal titolo "Sharon: "Ripartiamo dal filo spinato".


In modo sintetico, con una sequenza arbitraria e con opinioni del tutto personali, il giornalista elenca i punti del progetto che Sharon avrebbe presentato al presidente Bush nel corso del suo incontro.

"1) Creazione di un reticolato (nessuno parla di muro) che si estenda per 110 chilometri, a Sud, e per un altro centinaio di chilometri, a Nord, fino al lago di Tiberiade e il deserto di Giudea, così da separare nettamente lo stato ebraico dai territori palestinesi"

E quale sarà mai il motivo? Non è per caso che la "separazione" abbia lo scopo di impedire che i terroristi kamikaze entrino nello stato ebraico per fare nuovi stragi? Il giornalista preferisce omettere questo dettaglio.

2) Nessun accordo né trattativa con Arafat finchè durano gli attacchi terroristici.

Non è certo una novità: è’ un punto che è stato più volte ribadito da Sharon, peccato che Arafat non ne tenga minimamente conto!

3) Nessun calendario preciso per arrivare alla creazione di uno Stato palestinese.

Visto che uno Stato palestinese è stato più volte rifiutato (vedi novembre del 1947 e più recentemente luglio 2000) e che la guerra per buttare a mare tutti gli ebrei è stato un obiettivo lungamente perseguito negli ultimi 50 anni da tutti i paesi arabi, sorge il sospetto che la creazione di uno Stato non sia una delle priorità dell’ANP ma solo della comunità internazionale!
4) L’unica risoluzione Onu che Israele considera è la 242 che enfatizza il diritto dello Stato ebraico di avere confini sicuri e di mantenere il pieno controllo su Gerusalemme


Non è certo l’unica risoluzione che Israele consideri, la 242

Questa risoluzione del 2 novembre 1967 non "enfatizza" proprio nulla e soprattutto non fa alcun cenno al "pieno controllo su Gerusalemme" ma recita testualmente

Punto 1. paragrafo b) fine di ogni pretesa o stato di belligeranza e riconoscimento e rispetto della sovranità, integrità territoriale e indipendenza politica di ogni Stato nell’area e del loro diritto di vivere in pace entro confini sicuri e riconosciuti, liberi da minacce o atti di forza.

Suggerirei al nostro giornalista un breve ripasso della storia degli ultimi 50 anni!!

Prosegue Sasinini:


Sharon, dopo aver esposto la sua ricetta ha lanciato un ultimatum: al prossimo grave attentato Arafat sarà espulso.
Ecco il premier israeliano trasformato per l’occasione da falco a "chef"!

Se Sharon avesse dovuto espellere Arafat dopo ogni nuovo "grave" attentato, il leader palestinese avrebbe già fatto il giro del mondo.

"L’amministrazione Bush sembra avere accettato per intero la linea di Sharon, compreso il progetto dell’espulsione di Arafat, nonostante gli ultimi sforzi del leader palestinese che ha annunciato la formazione di un Governo più snello e dinamico"

Terribili questi americani e israeliani, proprio non sentono ragioni, dopo tutto l’impegno profuso da Arafat nella lotta al terrorismo.

"Annunciare" peraltro non vuol dire realizzare!

"Un cambiamento coraggioso, chiesto dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dallo stesso Israele, che però lo considera ora "un’operazione di facciata"

Se intraprendere delle riforme è considerato "coraggioso" cosa sono gli israeliani che ogni giorno salgono su un autobus, vanno al mercato, o al ristorante (e non sanno se tornano a casa vivi o a pezzi) degli EROI??

"L’arresto a Gaza da parte della polizia di Arafat di due estremisti della Jihad islamica è un segnale che va in questa direzione"

Quale direzione? Speriamo non sia quella dell’uscita dalle porte del carcere!!



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