Domanda: perchè tanti credono alle bugie di Hamas? Risposta: perchè odiano Israele
Commento di Deborah Fait
"Gaza Joe", l'uomo morto e risorto, ferito e combattente, nei primi video di propaganda di Pallywood. Le bugie di Hamas hanno le gambe corte e le loro statistiche sulle vittime civili a Gaza sono state smentite più volte. Ma i media, anche occidentali, continuano a crederci, perché vogliono crederci.
Dopo 15 mesi di bugie che hanno portato alla demonizzazione di Israele dopo che era stato vittima del più feroce attacco dal giorno della sua fondazione e del più crudele e orrendo dalla Shoah, si intravede finalmente qualche spiraglio di luce. Il numero delle vittime citato quotidianamente da un improbabile Ministero della Salute di Hamas, si sta rivelando gonfiato, fuorviante e del tutto falso. In Israele lo sapevamo e lo scrivevamo di continuo ma il desiderio della gente di odiare Israele, di credere ai terroristi in nome di quel terzomondismo unito indissolubilmente all’antisemitismo, ha reso inutile qualsiasi sforzo di ripristinare la verità. Conosco persone talmente indottrinate, che in 15 mesi di guerra e di bombardamenti non si sono mai degnate di chiedere ad amici o parenti come stanno. So di persone che hanno perso amicizie di vecchia data perché l’odio per Israele prevale su tutto, anche su sentimenti che dovrebbero essere sinceri. Ma Il fatto che sta squarciando il muro di menzogne diffuse da Hamas e credute da milioni di imbecilli è una ricerca della Henry Jackson Society e del Fifty Research Group che rivela la manipolazione sistematica dei numeri diffusi e una narrazione distorta della guerra in atto.
Entrambi i rapporti accusano il Ministero della salute di Gaza, controllato da Hamas, di gonfiare le cifre includendo alle vittime della guerra, morti naturali, gente deceduta per cancro e altre malattie, persino decessi precedenti la guerra. Tutto fa brodo, no? Ecco quello che si legge nei rapporti: "Il Ministero della Salute, operando sotto Hamas, ha sistematicamente gonfiato il numero delle vittime non distinguendo tra morti civili e combattenti, sovrastimando i decessi tra donne e bambini e persino includendo individui deceduti prima dell'inizio del conflitto.
Il rapporto della Henry Jackson Society ha osservato che queste tattiche sono progettate per provocare la condanna internazionale di Israele. La dipendenza dei media da Hamas ha alimentato e ingigantito le accuse contro Israele, tra cui affermazioni di "genocidio" e "crimini contro l'umanità". Il rapporto avverte: "La narrazione distorta plasma l'opinione pubblica e la politica internazionale sulla base di dati incompleti o manipolati". Le scoperte del Fifty Research Group mettono in evidenza anche le morti causate da Hamas stessa. Un esempio citato è il caso del diciassettenne Ahmed Shdad Halmy Brika, che sarebbe stato colpito da Hamas mentre cercava di raccogliere aiuti umanitari per la sua famiglia. Il rapporto ha osservato che incidenti come questi vengono regolarmente omessi dalle narrazioni dei media tradizionali. Ma non vengono omessi da chi scrive la verità. Quante volte abbiamo scritto che Hamas spara sulla gente se si appropria delle vettovaglie consegnate da Israele che i terroristi, da perfidi quali sono, poi rivendono al mercato nero. Quante volte ho scritto che Hamas spara sulla popolazione di Gaza se cerca di salvarsi dai bombardamenti, senza contare i missili che anziché arrivare in Israele ricadono sulla testa della gente di Gaza. Ricordate i 500 morti dell’ospedale attribuiti a Israele che ci costarono le maledizioni furiose degli “amici” dei palestinesi? Ebbene il missile non era di Israele, era della Jihad palestinese, l’ospedale era intonso e i morti fatti da loro stessi erano 25. Così funziona l’informazione da quelle parti, l’arte del mentire, la taqyyah, tradizione islamica di mistificare, addirittura rinnegare la verità. I due gruppi di ricerca concludono i loro rapporti con queste parole pubblicate sul Jerusalem Post ” Inoltre, esortiamo i politici, i giornalisti e il pubblico a rifiutare le narrazioni radicate nella manipolazione e nella disinformazione. La verità è importante, non solo per il diritto di Israele all'autodifesa, ma anche per la credibilità dei media e la ricerca della pace. È tempo di ritenere Hamas responsabile delle sue bugie e di garantire che la narrazione che circonda questo conflitto sia fondata sui fatti, non sulle invenzioni”.
Per rendere più semplice la lettura dei punti chiave, ecco un riassunto tratto da Whatsapp:
*Generi sbagliati: gli uomini sono registrati come donne per gonfiare le vittime femminili.
Esempio: uomini con nomi maschili come "Mohammed" elencati come femmine.
*Adulti elencati come bambini: gli adulti sono classificati erroneamente come bambini per aumentare il numero di vittime minori.
Esempio: un 22enne elencato come un bambino di 4 anni e un 31enne elencato come neonato.
*Morti naturali incluse nelle vittime di guerra:
Le morti naturali, come i pazienti oncologici, sono incluse nelle liste di vittime legate alla guerra.
*Gaza ha una media annua di 5.000 morti naturali, ma non sono contabilizzati separatamente.
*Morti combattenti ritratte come vittime civili: si stima che più di 17.000 combattenti di Hamas siano morti, ma la maggior parte dei media ritrae tutte le morti come vittime civili.
Rapporto completo: https://henryjacksonsociety.org/publications/questionable-counting/
Parlando di bambini palestinesi morti, i media e i politici dimenticano l’uso e l’abuso tra i palestinesi dei bambini soldato che vengono indottrinati fin dalla più tenera età riempiendo le loro menti di odio contro gli ebrei e il dovere di ucciderli. È molto comune sentire bambini di 5/ 6 anni dichiarare che da grandi vorranno diventare martiri uccidendo gli ebrei e gli infedeli( per infedeli si intende i cristiani…ricordatelo). Ed è purtroppo molta diffusa a Gaza l’abitudine di usare i bambini come scudi umani e come corrieri tra un gruppo e l’altro.
So che tutto questo non servirà a far cambiare idea a chi è stato fatto il lavaggio del cervello ma dobbiamo scrivere la verità perché Israele se lo merita, perchè se lo merita l’eroismo dei nostri ragazzi e ragazze costretti a fare una guerra che nessuno di noi voleva e, purtroppo, a morire a vent’anni. Mentre scrivevo mi è arrivata un’”ultima ora” dell’ANSA che scrive : “Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza oltre 45.000” Come volevasi dimostrare! A questo punto chiedo aiuto a tutti coloro che mi leggono e che conoscono Israele, chi può scriva e protesti perché le notizie false e manipolate convincono i nostri nemici vicini e lontani a odiarci al punto di volerci morti e desiderare, come molti gridano nelle piazze, altri 7 Ottobre.
Diffondere la verità è un dovere per chi ama questo paese e per chi ama la giustizia.
Deborah Fait