Chi è il nuovo leader della Siria e perché rappresenta una minaccia a Israele
IC Mappamondo di Gabriel Barouch
Ahmed Hussain al-Shara, comunemente noto con il suo nome di battaglia Abu Mohammad al-Julani è un terrorista islamico di Al Qaeda sin dall'inizio della sua carriera. Adesso che ha conquistato la Siria, nonostante le sue parole di moderazione e tolleranza, non c'è da fidarsi di lui.
Il leader attuale, Ahmed Hussain al-Shara, comunemente noto con il suo nome di battaglia Abu Mohammad al-Julani, è un importante leader militante siriano nato nel 1982 a Riyadh, in Arabia Saudita. Ha una storia complessa che include il suo periodo sotto custodia degli Stati Uniti, dove avrebbe incontrato Abu Bakr al-Baghdadi, il fondatore dell’ISIS.
- Detenzione a Camp Bucca
Al-Julani è stato catturato dalle forze statunitensi nel 2005 e detenuto a Camp Bucca, una grande prigione militare statunitense in Iraq nota per ospitare molte importanti figure jihadiste. Durante il suo periodo, ha interagito con vari militanti, tra cui al-Baghdadi, che è stato anche imprigionato a Camp Bucca durante parte dello stesso periodo. Questo ambiente ha facilitato il networking tra jihadisti e ha permesso loro di scambiare idee e strategie.
- Formazione di Jabhat al-Nusra
Dopo il suo rilascio nel 2009, al-Julani tornò in Iraq e fu incaricato da al-Baghdadi di fondare Jabhat al-Nusra in Siria come affiliato dello Stato Islamico dell'Iraq (il predecessore dell'ISIS). Tuttavia, al-Julani cercò di creare un'identità distinta per Jabhat al-Nusra, concentrandosi sul contesto siriano e prendendo le distanze dalle tattiche più brutali impiegate dall'ISIS.
- Rottura con l'ISIS
Le tensioni tra al-Julani e al-Baghdadi aumentarono quando Baghdadi tentò di fondere Jabhat al-Nusra con l'ISIS nel 2013 senza il consenso di al-Julani.
Al-Julani rifiutò questa fusione, portando a una divisione tra le due fazioni. Successivamente giurò fedeltà ad al-Qaeda, il che consolidò ulteriormente la sua posizione come entità separata dall'ISIS.
- Creazione del Gruppo militante HTS. ( Hay'at Tahrir al-Sham)
Nel gennaio 2017, al-Julani fonda un fronte popolare noto come Hay'at Tahrir al-Sham (HTS) posizionandolo come un'alternativa più localizzata e pragmatica ai suoi predecessori, pur mantenendo il suo programma islamista. HTS è diventa una forza dominante nella Siria nord-occidentale, in particolare nella provincia di Idlib, dove operava sia come entità militare che quasi governativa
- Ruolo attuale
A dicembre 2024, al-Julani è stato riconosciuto come leader de facto della Siria in seguito della sconfitta del regime di Assad.
Si è concentrato sulla creazione di strutture di governance nei territori controllati da HTS, tra cui la riscossione delle tasse e i servizi pubblici, nonostante le critiche per le pratiche autoritarie.
- Cambiamento ideologico
Al-Julani ha cercato di distanziare HTS dalle narrazioni jihadiste globali, enfatizzando invece un quadro nazionalista mirato a ottenere legittimità sia a livello nazionale che internazionale.
Pochi pero sanno che la parola Al Sham (di H.T.S. Hay'at Tahrir al-Sham ) si riferisce a una regione storica del Medio Oriente che comprende la odierna Siria, Libano, Giordania e Israele. Il termine ha le sue radici in arabo, e significa "la regione di sinistra", ed è stato utilizzato durante le prime conquiste islamiche.
Geograficamente, al-Sham era una provincia vitale nei primi imperi islamici e fungeva da centro culturale e politico. Comprendeva città chiave come Damasco, che divenne la capitale del califfato Omayyade.
Infatti al-Julani, il nuovo “emiro” della Siria, non solo era affiliato al ISIS e Al Qaeda gruppi (Jihadaisti -Jihad: guerra santa) terroristici feroci e senza scrupoli ma quando parla della liberazione di Al Sham (l’attuale Siria) parla della distruzione del Libano, Giordiania e Israele.
Gabriel Barouch
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