12/2/02 Continua la serie di informazioni scorrette
Salerno dice: "rappresaglia Israeliana su Gaza è stata durissima".
Testata:
Data: 11/02/2002
Pagina: 17
Autore: Eric Salerno
Titolo: Israele attacco suicida: uccise due soldatesse


Su Il Messaggero dell'11 febbraio a pag. 17 nell'articolo: "Israele attacco suicida: uccise due soldatesse" Eric Salerno sembra mostrare una solidarietà a senso unico scrivendo che la "rappresaglia Israeliana su Gaza è stata durissima".
Ma non si accenna alle motivazioni di tale rappresaglia, in quanto autodifesa da parte di Israele per prevenire ulteriori attentati terroristici.



Su La Stampa dell'11 febbraio a pag. 6 nell'articolo di Aldo Baquis "Mai più aguzzini dei palestinesi. Si confessano i riservisti ribelli", vengono raccolte le testimonianze dei militari israeliani che si sono rifiutati di servire nei territori palestinesi.
Aldo Baquis però omette di dire una cosa importante e cioè che l'esercito di Israele punisce severamente i soldati che si comportano in modo violento con i civili sia palestinesi che israeliani.

Sempre su La Stampa a pag. 7 un altro esempio di un'informazione scorretta da parte di Aldo Baquis. Nell'articolo "Israele, fuoco sui militari all'uscita dalla caserma" Baquis scrive: "due palestinesi di Hamas (terroristi, Baquis TERRORISTI)................... ..........................hanno aperto il fuco da distanza ravvicinata con due kalashinkov".
E ancora: " In serata una quarantina di persone sono rimaste ferite in una serie di raid lanciati da Israele nel nord della striscia di Gaza".
Baquis non scrive che i raid avevano come oggetto le infrastrutture dell'autorità palestinese dove (con la connivenza dell'Anp) si addestrano i terroristi e si fabbricano i mortai e i razzi Kassam 2 che colpiscono il territorio di Israele.
Baquis continua: "Elicotteri da combattimento hanno poi bombardato con razzi una piccola fabbrica metallurgica".
Fabbrica dove si costruivano i razzi Kassam.







Su Il Corriere della Sera a pag. 9 nell'articolo: " Due Israeliane uccise, rappresaglia su Gaza", Guido Olimpio scrive: "senza strategia, se si esclude la pressione militare, appare Israele".
Queste non sono informaziuoni corrette dal momento che il governo Sharon ha accettato il piano Mitchell e si è detto disposto, in cambio della fine della violenza da parte palestinese, a negoziare, nel rispetto della sicurezza di Israele, la costituzione di uno stato palestinese.
Parrebbe piuttosto la leadership palestinese a non voler porre fine al terrorismo contro Israele.
Terrorismo iniziato dopo il rifiuto di Arafat a Camp David, dove il leader palestinese ha respinto, con la scusa del "diritto al ritorno" in territorio israeliano di quattro milioni di profughi palestinesi, le generose proposte dell'allora premier israeliano Ehud Barak che voleva cedergli il 97% della West Bank ed era pronto a dividere Gerusalemme con i palestinesi.


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