21/2/02 L'AGIOGRAFIA E ALTRE SCORRETTEZZE
attacchi e Assad
Testata:
Data: 20/02/2002
Pagina: 17
Autore: Eric Salerno
Titolo: Inferno in Medio Oriente

Su Il Messaggero del 20 febbraio a pag. 17 vi sono due articoli sulla drammatica situazione in Israele.
Il primo di Eric Salerno ("Inferno in Medio Oriente") si sofferma solo sulle "rappresaglie Israeliane" ignorando i motivi che le provocano e cioè i continui attentati dei terroristi palestinesi contro l'inerme popolazione civile di Israele.
Il secondo di Paolo Cacace ("Assad, l'Europa scenda in campo") riguarda la visita del dittatore siriano in Italia.
Una visita quanto mai inopportuna visto che la Siria è il principale sponsor (e questo Cacace non lo scrive) del terrorismo palestinese contro Israele.


Su Il Corriere della Sera del 20 febbraio a pag. 2 ci sono due articoli di Guido Olimpio sulla drammatica situazione in Israele.
Di questi due uno è particolarmente interessante.
"Storie di Kamikaze" si sofferma in tono quasi agiografico sulla vita di un terrorista-suicida palestinese.
Olimpio poi intervista il fratello del kamikaze che è contento di quello che ha fatto il fratello ("grazie a lui ho ottenuto da Hamas i fondi per costruirmi una casa").
A questo punto sorge una domanda.
Perchè Olimpio non intervista a mo' di contrappunto anche un parente delle vittime Israeliane uccise dal gesto folle e assassino del terrorista?
Forse che per Olimpio e i giornalisti come lui fa più notizia l'intervista al parente di un terrorista palestinese che quella ad un congiunto di una vittima Israeliana?

Sempre a pag. 2 Maurizio Caprara traccia in due articoli: "Assad cerca sostegno sulla via di Roma" e "Bashar il giovane e i segnali all'Europa". L'elogio del dittatore nazi-panarabista e antisemita siriano Assad jr sostenendo che: "è quantomeno illusorio pensare che la Siria possa diventare una democrazia"
Quello di Caprara è un interessante esempio di giornalismo , anche se qui la correttezza sembra sfuggire.







Su Avvenire del 20 febbraio a pag. 3 nell'articolo: "Stragi nei territori, verso la guerra" Graziano Motta scrive che: "ormai si va verso un escaletion e Sharon ha scelto il pugno di ferro".
Sbagliato, l'escaletion l'ha provocata Yasser Arafat in persona dando inizio a questa assura e sanguinaria rivolta di cui non si vede la fine.
Sharon sta prendendo tutti i mezzi necessari per difendere la sicurezza del suo popolo che Arafat sta mettendo duramente a repentaglio.
Sempre un altro articolo -"Assad a Roma lancia l'asse del bene"- non firmato ci informa della visita del despota di Damasco e scrive che il poco illustre ospite sarà ricevuto in vaticano dal papa.
E' auspicabile che nel corso dell'udienza il pontefice trovi tempo di ricordare al dittatorello siriano che il terrorismo è male e gli ricordi che soltanto con il negoziato e non con la violenza ed il terrorismo si potranno risolvere tutte le controversie con Israele.







Sul La Stampa del 20 febbraio a pag. 8 nell'articolo: "Israele-palestina l'intifada finisce in guerra: 16 morti" Aldo Baquis scrive: " Le caserme palestinesi sono ormai semidistrutte e deserte. Gli agenti, che dovrebbero esser in prima fila nella lotta al terrorismo, si sentono bersagliati dal fuoco degli Israeliani. Per chi pratica la lotta armata c'è ormai piena liberta di azione".
Baquis come al solito vuol darci ad intendere che se c'è il terrorismo la colpa in fin dei conti è di Israele che colpisce anche i posti di polizia palestinesi ma questo è falso dal momento che i terroristi palestinesi si avvalogno della complicità della polizia e dei servizi di sicurezza palestinesi per compiere i loro micidiali attentati terroristici contro l'inerme popolazione civile di Israele.
A pag. 9 nell'articolo: "Assad a Roma: la pace passa per Damasco" Emanuele Novazio scrive che: "Damasco considera un movimento religioso di liberazione gli Hezbollah" ma questo è falso dal momento che gli Hezbollah sono dei fanatici terroristi finanziati dalla Siria e dall'Iran con l'obiettivo dichiarato di distruggere Israele con i loro micidiali e bestiali attentati terroristici.




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