Lettera: NO alle Stelle di David a Bologna
Riporto un breve articolo a firma Claudia Baccarani, apparso sul Corriere Bologna di oggi 7 dicembre 2024
"De Paz senza le due stelle di David"
La scelta sofferta di non esporre il simbolo ebraico all'esterno del negozio di Via Ugo Bassi
Tra le luminarie che accendono il centro di Bologna, mancano quelle che, tradizionalmente da anni, caratterizzavano il portico del negozio della famiglia De Paz (ebraica) in Via Ugo Bassi. Per una volta non c'entra il cantiere del tram, che pure lì davanti non dà tregua, ma si è imposta una questione di opportunità e prudenza. Meglio che le due grandi Stelle di David luminose restino in magazzino per evitare 'provocazioni'in un clime di tensione internazionale e di proteste nei confronti degli ebrei di tutto il mondo. Anche lo scorso anno, quando i terribili fatti del 7 ottobre perpetrati da Hamas nei confronti della popolazione civile israeliana, fu fatta la stessa scelta. Meglio evitare, fu il consiglio, che qualche scalmanato, le (due Stelle )prendesse a pretesto. Scelta confermata quest'anno, ma la scelta, questa volta, non è passata inosservata, in una città che si vanta di essere culla della democrazia e tutela dei diritti. Di tutti, si spera.
Quanto sopra esposto attesta che i De Paz, ben noti in città, sono stati lasciati soli di fronte al dilagante antisemitismo. L'Ammnistrazione non si è posta il problema. Per diverso tempo, l'estate scorsa, quello che io chiamo con ironia lo stendardo nazista, cioè la bandiera palestinese (quella del Gran Muftì) è stata esposta a lungo indisturbata alla finestra del primo cittadino.
Un mondo rovesciato.
Che tristezza.
Mara Marantonio (Bologna)
Cara Mara,
Si, è veramente triste e scandaloso che accadano queste cose in un mondo che si dice democratico. Purtroppo non è la prima volta. Ricordo che anni fa gli ebrei avevano costruito una capanna davanti alla sinagoga di Milano per la festa di Sukkot e la polizia li aveva invitati a smantellarla perché era “una provocazione”. Anche allora le autorità non avevano detto una sola parola in favore degli ebrei e della libertà di culto. Sembra che questo valga solo per i musulmani che possono riempire Piazza del Duomo con i loro tappetini per pregare all’aperto, con migliaia di “deretani” esposti al vento. Del resto il Papa, andando a pregare davanti a un Gesù Bambino adagiato su una kefiah ha dato l’esempio che degli ebrei non frega niente a nessuno! Si possono offendere, reprimere, umiliare in tutti i modi possibili. Le bandiere della morte di un paese che non c’è ricoprono l’Italia, al posto del tricolore, ma due Stelle di David danno fastidio e possono provocare violenza.
Mi sento ogni giorno più sconfortata e triste perché non vedo una via d’uscita.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait