Lettera: Vergognosa trasmissione su Radio Radicale
Cara Deborah,
non c’è bisogno che stia qui a ricordare quanto la tradizione politica radicale pannelliana fosse amica di Israele e del popolo ebraico
Anche Radio Radicale, pur volendo essere la voce di tutti, non si è mai prestata a certa ignobile faziosità. Proprio per questo duole sentirvi ultimamente, tra altre molto buone, alcune rubriche prone alla propaganda palestinista, che davvero non avrebbe bisogno di questo ennesimo megafono.
È il caso del programma Africa Oggi.
Vi continuano a passare cronache e giudizi mistificatori. Non si tratta di alcune opinioni tra le altre. Si assiste invece alla sistematica falsificazione menzognera a senso unico dei fatti. Con la conduttrice che non solo non manifesta nessuna forma di senso critico, ma neppure si limita a dare con distacco la parola agli ospiti, li asseconda col suo contributo volonteroso.
Si parla allora di emergenza umanitaria a Gaza e si chiede l’invio di beni di prima necessità senza spiegare il ruolo criminale di Hamas nel farli sparire, si ripetono i numeri di morti e feriti diffusi da Hamas come fossero oro colato, non si menziona il consenso al regime senguinario né il ricorso a scudi umani, si invoca il cessate il fuoco unilaterale di Israele dimenticando i rapiti e il persistere di aggressioni terroristiche. Si fa menzione del 7 ottobre come fosse solo una parentesi subito chiusa coi responsabili svaniti per conto loro chissà dove. Non si esita a impiegare parole come apartheid e genocidio. Netanyahu è chiamato criminale internazionale e spietato autocrate fascistoide. Non manca neppure il capitalismo che, citando Papa Francesco, è spacciato per la vera causa della guerra, che si reggerebbe sull'industria delle armi. E via delirando. L’islamismo e l’antisemitismo neppure esistono. Il tutto in un contesto terzomondista, anticolonialista e immigrazionista, imperniato sull’Africa, che c’entra ancor meno. Ascoltare per credere l’ultima puntata (come tante altre dell’ultimo anno):
https://www.radioradicale.it/scheda/745938/africa-oggi
Andrea Atzeni
Caro Andrea,
Ho ascoltato l’ultima puntata di Radio Radicale sul programma Africa Oggi e ne sono rimasta disgustata. Non si discosta da altri programmi radiofonici e televisivi dove si parla di Israele sempre in modo negativo e criminale demonizzandolo e delegittimandolo, ma è doloroso ascoltarlo da Radio Radicale. Ho più volte accolto Marco Pannella quando veniva a portare la sua solidarietà e il suo affetto alle vittime del terrorismo e ricordo le manifestazioni per Israele in Italia quando avevamo accanto a noi, immancabili, gli amici radicali. Purtroppo il mondo è cambiato, è un mondo dove non mi riconosco più e sono molto dispiaciuta nel constatare che, la vecchia abitudine di lasciar parlare tutti, arriva a trasmettere programmi palesemente antisemiti. Dovrebbe esserci un limite, specialmente in questi momenti molto agitati e pericolosi, e il limite dovrebbe essere dato dalla consapevolezza che si è arrivati a un passo dal baratro. La storia insegna che le ondate di odio antisemita alla fine coinvolgono il mondo intero. Possibile che nessuno sI renda conto che colpire gli ebrei significa dare un calcio alla civiltà? Possibile che nessuno si renda conto che Israele si deve difendere dalla barbarie e che, se l’occidente si mette dalla parte del terrorismo islamico, dichiarandosi, come ho sentito nella registrazione del programma, amico dell’OLP e di Fatah che tanti morti hanno fatto anche in Italia, non fa altro che finire tra le fauci del coccodrillo? Purtroppo non ci sono più i radicali di Marco Pannella, anche loro sono finiti sotto l’ala della sinistra perciò non c’è più speranza ma rimane l’amaro in bocca e tanta tristezza.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait