Missile Hezbollah su Unifil. Dove sono le proteste di Guterres?
Commento di Deborah Fait
Un missile sparato da Hezbollah sul Quartier Generale di Unifil in Libano, ha ferito 8 Caschi blu austriaci e niente. Non è successo niente, silenzio generale. L’Austria si è affrettata a dire che i suoi soldati erano solo lievemente feriti. Guterres non ha proferito parola forse troppo occupato a sognare il suo recente incontro con lo zar russo davanti al quale si è inchinato, mettendosi quasi ad angolo retto, dimostrando tutto il suo rispetto e deferenza per l’invasore dell’Ucraina e facendo temere che arrivasse a baciargli la mano. Vi ricordate cosa è successo quando Israele ha colpito due telecamere sulle torrette Unifil che servivano per indicare a Hezbollah le posizioni dell’IDF? Sembrava che da un momento all’altro scoppiasse la guerra tra Italia e Israele. Il ministro Guido Crosetto, completamente isterico, che urlava al crimine di guerra, inaccettabile azione contro i nostri soldati. Guterres dall’ONU che urlava anche lui contro Israele, contro l’Idf minacciando sanzioni e boicottaggi. La UE indignata, giornalisti e politici italiani che invitavano i governi a boicottare Israele. Giorgia Meloni si è affrettata a dire che dal 7 Ottobre l’Italia non mandava più a Israele nemmeno una fionda. Insomma quelle due telecamere pericolose per l’esercito israeliano e quel muro preso di striscio hanno gettato l’Europa in una disperazione isterica che si è espressa naturalmente con un odio ancora più profondo, se possibile, contro Israele. Poi, un paio di giorni fa, un missile dei nazisti Hezbollah viene lanciato contro i Caschi blu e tutto tace. Quasi quasi i poveri soldatini chiedevano scusa ai terroristi per essere stati imprudentemente sulla loro linea di lancio. Hezbollah ha sparato contro Israele, senza alcuna provocazione, dall’8 Ottobre 2023, il giorno dopo il pogrom di Hamas, 14,500 missili, ha ferito più di 600 persone e ne ha ammazzate 64. Ha bruciato ettari e ettari di territorio, boschi e coltivazioni, frutteti, tutto il lavoro di anni degli israeliani, ha distrutto centinaia di case costringendo 70.000 persone ad evacuare il territorio spostandosi al centro del paese. Ogni giorno ammazzano i nostri soldati ventenni o padri di famiglia. Ne sono stati uccisi quasi 800 in un anno mentre difendevano la patria. Tutto questo senza che Israele avesse mosso un dito contro il Libano, solamente per rendere ancora più doloroso, se possibile, il delirio che Israele stava vivendo al sud con la gente macellata, con i kibbuzim devastati, con le centinaia di ostaggi presi prigionieri tra cui 57 bambini. Durante un’autopsia i medici hanno trovato nel corpo di una giovane, il DNA di 67 tipi diversi di sperma e questo ci dà l’entità spaventosa della barbarie che ha investito Israele il 7 Ottobre di un anno fa. Tra i mostri bestiali che hanno commesso il pogrom c’erano giornalisti di Al Jazeera, almeno sei, studenti e impiegati dell’URNWA che Israele finalmente ha cacciato dal suo territorio. Si è venuti a sapere che 500.000 studenti dell’Agenzia ONU per i palestinesi, hanno partecipato ai campi di addestramento di Hamas e alcuni di essi hanno dimostrato la capacità di commettere la macelleria che hanno messo in atto il Sabato Nero di Israele. I campi di addestramento al terrorismo di Hamas sono gratuiti e aperti a ragazzi molto giovani, dalle scuole elementari in poi, con l’obiettivo di plasmare nuove generazioni di assassini tagliagole da usare contro Israele. Per i genitori di questi ragazzi educati all’assassinio questo è motivo di vanto, si sentono patrioti e pronti a sacrificare il loro stesso sangue per ammazzare l’odiato ebreo. Ordine che viene direttamente dal Corano e loro lo eseguono. In conclusione quel carrozzone inutile, criminale, pericoloso e dispendioso dell’ONU non ha niente di cui andar fiero. Dai caschi Blu che, sotto ai loro occhi e ai loro orecchi, hanno permesso la costruzione di un’intera città sotterranea, con cucine, saloni, camere da letto. All’Urnwa che aiuta i giovani palestinesi a diventare assassini. A Guterres che condanna Israele e non pronuncia parola contro il 7 Ottobre se non per dire che non è nato dal nulla, che si inchina dinnanzi all’Orso sovietico e tace se i suoi Caschi Blu vengono bersagliati dai terroristi. Una vergogna che Israele, giustamente, non vuole più sul suo territorio abolendo i visti di ingresso. Gaza è circondata, Hamas spara ancora ma è agli sgoccioli, l’Urnwa non può più imbrogliare e allevare migliaia di tagliagole. La festa è finita, cari miei!
Deborah Fait