Davide contro Golia – 2024
Commento di Michelle Mazel
Testata: Informazione Corretta
Data: 28/10/2024
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: Davide contro Golia – 2024

Davide contro Golia – 2024
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://israel247.org/david-contre-goliath-2024-120350.html

Aerei israeliani al decollo, per l'Operazione Giorni del Pentimento. Una lotta impari contro il colosso iraniano. Un regime criminale che tutto il mondo perdona e corteggia.

Teheran sta impiegando mezzi considerevoli per sradicare lo Stato ebraico – il piccolo Satana –  insediatosi, a suo parere, nella terra dell’Islam. I leader iraniani non ne fanno mistero e lo ribadiscono in ogni occasione. Non abbiamo mai sentito un Segretario Generale delle Nazioni Unite pronunciarsi contro questa volontà di distruggere uno Stato membro. Come dimenticare la dichiarazione di Josep Borrell, allora Ministro degli Affari Esteri spagnolo e oggi Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza?

“Il mondo deve imparare a convivere con il fatto che l’Iran vuole distruggere Israele.”

Il Presidente iraniano viene ricevuto con tutti gli onori dovuti al suo rango sia all'ONU che nelle maggiori capitali europee. Abbiamo potuto rivederlo anche quest'anno.

Nessuno poteva ignorare, tuttavia, che sono stati il ​​denaro, le armi e l’addestramento forniti dall’Iran ad alimentare Hamas e Hezbollah.

Nessuno poteva ignorare che queste organizzazioni terroristiche avevano lanciato gli attacchi devastanti del 7 e dell’ 8 ottobre 2023 su ordine di Teheran. Decine di migliaia di missili, droni e altri proiettili furono lanciati sulla popolazione civile di Israele.

Nessuno poteva ignorare che questi attacchi erano sostenuti dalle milizie sciite in Iraq.

Nessuno poteva ignorare che gli Houthi dello Yemen si erano uniti ai combattimenti per ordine degli Ayatollah. Non contenti di lanciare droni verso Eilat, prendono di mira le navi nel Golfo Persico, cosa che comporta costi aggiuntivi proibitivi per l’Occidente. Allo stesso tempo, gli Ayatollah perseguono il loro grande disegno: una vasta mezzaluna sciita che si estende su tutto il Medio Oriente. In attesa di dotarsi di armi nucleari, sono impegnati in un lavoro di indebolimento a tutto campo utilizzando movimenti terroristici creati a questo scopo. Cercano di destabilizzare le monarchie del Golfo e agiscono quasi ovunque nel mondo contro gli interessi occidentali.

Degli agenti sul loro libro paga hanno commesso attentati in Argentina, Belgio e altrove. Gli Stati Uniti per loro sono “il grande Satana”. Allora perché questa assenza di condanne, questo silenzio imbarazzante, per non dire vergognoso? In una parola: c’è paura. Questo perché nessuno vuole correre il rischio di affrontare gli iraniani, e ancor meno per difendere Israele.

Ben prima del Presidente Macron, c’era già stato un ambasciatore francese – Daniel Bernard, allora di stanza in Gran Bretagna – che aveva dichiarato: “Tutti i problemi attuali nel mondo sono causati da questo piccolo Paese di merda, Israele. Perché il mondo dovrebbe affrontare il pericolo di una Terza Guerra Mondiale a causa di quella gente lì?”

Oggi, però, è proprio questo piccolo Paese dieci volte meno popolato dell’Iran, che ha appena dimostrato al mondo di non aver paura. Ne ha dato la dimostrazione più spettacolare. Arrivati ​​in tre ondate, un centinaio dei suoi aerei, alcuni pilotati da donne, hanno volato per più di tre ore attraverso l'impero degli Ayatollah, eseguendo con precisione la missione loro affidata.

Sono tutti tornati a casa, sani e salvi.

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Michelle Mazel

takinut3@gmail.com