Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'associazione Chenàbura, dal suo presidente Mario Carboni, che condanna l'ultimo vile episodio di antisemitismo a Cagliari
In relazione alla notizia relativa all’individuazione da parte delle forze dell’ordine e della sicurezza pubblica, di un possibile responsabile dell’imbrattanento con vernice rossa della sede dell’Associazione Chenàbura la notte prima dello svolgimento della Giornata internazionale della cultura ebraica, l’associazione Chenàbura Sardos pro Israele ritiene che se le leggi esistono è auspicabile - una volta accertata la loro violazione e le responsabilità della persona indicata nella notizia pubblicata dalla stampa - chi di dovere giudicasse i fatti soprattutto per il loro contenuto odioso di antisemitismo, nella attuale versione di antisionismo che è proprio di organizzazioni terroristiche, dalle quali Israele si sta difendendo.
Ovviamente senza nulla togliere alle eventuali e gravi responsabilità di chi parrebbe essere un ragazzo, ancora più gravi sarebbero quelle di eventuali complici nell’odioso e violentissimo gesto, riassumibile anche nella scelta del colore impiegato per effettuare un atto di terrorismo psicologico prendendo di mira un luogo pacifico, di cultura e studio religioso e spirituale, punto di riferimento degli ebrei cagliaritani e sardi, atto che ha turbato tutto il quartiere di Castello nel quale opera l’Associazione nel consenso popolare per le sue tante attività culturali.
Soprattutto sarebbe auspicabile fare luce su quegli adulti che nell’ombra e nel ruolo di cattivi maestri lanciano i sassi e nascondono la mano diffondendo idee di violenza, antisemitismo e di vetusta matrice eversiva delle libertà democratiche di opinione, di religione e di culto.
Evidentemente anche nella nostra città operano fiancheggiatori del terrorismo internazionale ed in particolare di Hamas ed Hezbollah la cui matrice antisemita e genocidaria è evidente e da loro stessi rivendicata e propagandata oltre che applicata nella loro pratica terroristica.
L’associazione Chenàbura coglie l’occasione per ringraziare ed elogiare le forze dell’ordine che sono riuscite ad afferrare un difficile bandolo della matassa con un silenzioso ed efficace lavoro di indagine, che pur necessitando delle successive verifiche di legge, dimostra professionalità e presenza nel territorio atta a prevedere piuttosto che reprimere nel pieno rispetto delle libertà democratiche gli atti violenti.
L’associazione Chenàbura, preoccupata dal risorgere dell’antisemitismo e dell’odierno stretto legame con il terrorismo di matrice islamista, sta valutando nel caso venissero rese pubbliche maggiori e più precise notizie, in relazione alla denuncia presentata, di costituirsi parte civile in un futuro possibile giudizio.
Mario Carboni
Presidente
Associazione Chènabura
takinut3@gmail.com