Lo scandalo antisemita al comune di Brescia 22/10/2024
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Lo scandalo antisemita al comune di Brescia
Commento di Deborah Fait

Il consigliere comunale di Brescia Iyas Ashkar ha pubblicato questo sui suoi profili social. Si commenta da solo ed è un esempio, non unico, di quel che avviene nel comune bresciano. Il sindaco Laura Castelletti non ha voluto esporre la bandiera di Israele nemmeno all'indomani del 7 Ottobre.

Impossibile guardare questo manifesto senza provare un moto di infinito disgusto e orrore per chi ha osato pubblicarlo su Facebook e, peggio, ha avuto il coraggio infame di pensarlo. L’autore si chiama Iyas Ashkar ed è un Consigliere del Comune di Brescia. Il signor Ashkar è di origine palestinese ma, mi dicono, sia vissuto in Israele e ne abbia anche la cittadinanza. Questo particolare lo rende ancora più colpevole perché dovrebbe sapere cosa è Israele, dovrebbe sapere che 2 milioni di arabi vivono in questo paese, lavorano e studiano e hanno naturalmente tutti i diritti di cittadini di una democrazia.  Ma probabilmente, in quanto arabo, andando indietro nel tempo, ricorderà le simpatie dei suoi padri o dei suoi nonni, per il nazismo. Negli anni della Seconda Guerra mondiale gli arabi erano alleati di Hitler mentre quest’ultimo e i suoi scagnozzi nazisti ammazzavano gli ebrei d’Europa. Tutto lascia supporre che quell’ideologia assassina, simile a quella odierna di Hamas,  sia rimasta nel ricordo atavico di questo signore che ha voluto così esprimere tutto il suo odio per il Popolo ebraico equiparandolo al regime assassino che aveva sconvolto l’Europa negli anni 30/40 del secolo scorso. Non mi stupisco se il sindaco di Brescia non ha ancora chiesto le dimissioni in tronco del suo consigliere. Laura Castelletti è lo stesso sindaco che il 7 Ottobre si era rifiutata di esporre fuori del palazzo comunale la bandiera di Israele (Laura Castelletti è del Pd, il partito che attraverso le parole vergognose della Schlein, ha dato del criminale di guerra a Netanyahu). Era appena avvenuto l’eccidio, Israele non era ancora entrato a Gaza perciò non aveva neanche quella scusa. La terra dei 22 kibbuzim e i prati del Nova Festival attaccati dai palestinesi erano intrisi del sangue delle persone macellate ed era ancora ricoperto dei cadaveri di 1400 vittime innocenti, ciò nonostante la signora Castelletti si era rifiutata di esporre la bandiera del mio paese così ferocemente colpito. A Brescia deve esserci una tradizione di antisemitismo perché molti anni fa, intorno agli anni 90 del secolo scorso, avevamo organizzato in quella città, come Federazione Italia Israele, una semplice mostra fotografica su Israele. Solamente immagini bellissime del paese, nulla di politico. Una bella mattina è entrato nella sala della mostra un manipolo di giovinastri con dei sacchi neri in mano. Dopo aver malmenato il custode e strappato alcune fotografie , hanno aperto i sacchi e svuotato sul pavimento chili di escrementi. Poi sono fuggiti. Erano i giovinastri dei Centri sociali, forse i padri dei quelli che, dal 7 ottobre, riempiono le piazze italiane con una violenza bestiale, urlando come tanti ossessi ingiurie e maledizioni contro Israele e inneggiando alla Palestina dal fiume al mare. In altre parole senza Israele che deve , dal loro punto di vista diabolico, essere distrutto. Noto con dolore che quella nauseante tradizione antisemita non è morta nella città di Brescia e mi dispiace per le brave persone che la abitano. Il disgustoso manifesto fa la comparazione tra i nazisti e la loro ricerca della razza superiore e gli ebrei che il signor Ashkar definisce “Popolo eletto”. Questa è una delle definizioni errate e manipolate sempre dagli antisemiti per accusare gli ebrei di sentirsi superiori agli altri popoli. Nel Pentateuco non esiste la parola “eletto” bensì “scelto” per fare un’alleanza con Dio, il Dio unico degli ebrei quando tutti i popoli circostanti erano politeisti. Non esiste quindi nessuna superiorità ma la faticosa e pericolosa incombenza di predicare la Parole dell’unico Dio di Israele. Il signor Ashkar ha commesso uno sfregio nausenante contro Israele e il suo popolo che 80 anni fa ha pagato il tributo di sangue più tremendo nella storia dell’umanità. Adesso ci paragona ai nostri assassini perché ci difendiamo? Dice che non abbiamo il diritto di farlo? Lo abbiamo perché è stato creato un nuovo regime nazista in Iran, regime che vuole un'altra Shoah, che vuole la distruzione di un’intera nazione, e vuole raggiungere i suoi scopi criminali attraverso i suoi servitori palestinesi di Hamas, Hezbollah, Houti con l’aiuto e la solidarietà dei palestinesi di Abu Mazen.

La vergogna pensata e  pubblicata da Iyas Ashkar non può finire con la rimozione da Facebook di quella porcheria, il consigliere deve essere immediatamente rimosso dal suo incarico e mi auguro che il sindaco Castelletti faccia almeno questa volta la cosa giusta.

Deborah Fait
Deborah Fait