Salis a Torino con i No Tav
Cronaca di Andrea Muzzolon
Testata: Libero
Data: 22/10/2024
Pagina: 11
Autore: Andrea Muzzolon
Titolo: Salis esulta per l'occupazione No Tav a San Giuliano

Riprendiamo da LIBERO di oggi 22/10/2024, a pag. 11, con il titolo "Salis esulta per l'occupazione No Tav a San Giuliano", la cronaca di Andrea Muzzolon.


Andrea Muzzolon

Ilaria Salis, dopo essere stata dai violenti del centro sociale Askatasuna, non si fa mancare neppure una visita ai No Tav, nello storico presidio di San Giuliano. Un'eurodeputata che partecipa a proteste e occupazione dei terreni assieme agli estremisti non è un bello spettacolo per la nostra democrazia.

Ormai si sa: quando i compagni chiamano, dall’onorevole Ilaria Salis arriva sempre, puntualissimo, il soccorso rosso. L’ex detenuta in Ungheria non si smentisce mai, purtroppo. Dopo la decisione - a dir poco discutibile, ma per nulla inaspettata - di tenere un incontro pubblico all’interno del centro sociale Askatasuna, ha voluto raddoppiare con i No Tav, indicando le loro gesta come la «stella polare di tutte le lotte in Italia». Già l’evento nel quartier generale del movimentismo torinese aveva scatenato le proteste del centrodestra e di parte della cittadinanza: nel capoluogo gli attivisti rossi sono assai noti alle forze dell’ordine per aver aggredito a più riprese gli agenti durante cortei e manifestazioni di protesta. E decine di loro sono stati raggiunti da misure cautelari per le azioni violente contro la polizia.
Ma alla scelta di coccolare i compagni di Askatasuna è seguita quella di appoggiare gli attivisti che da anni tentano di ostacolare i lavori dell’alta velocità fra Torino e Lione. La seconda tappa piemontese del suo tour, intitolato “Questa notte non sarà breve”, si è tenuta a San Didero, storico fortino dei No Tav. Ovviamente, non poteva mancare la visita al presidio di San Giuliano, dove alcune decine di persone protestavano per l’esproprio di porzioni di terreno. Una misura che il Tribunale aveva deciso in seguito allo sgombero dell’area da parte delle forze dell’ordine durante un blitz notturno. Cacciati dal loro forino, subito gli attivisti valsusini si erano messi sulle barricate, arrivando a minacciare di agire per «vie legali perché ritengono che quel terreno, trasformato in fortino militare, sia ancora legittimamente in loro possesso e utilizzabile».
Fianco a fianco con i No Tav, ha chiesto la revoca del provvedimento ed è stata la prima a esultare quando è avvenuto l’assalto al terreno sotto sequestro. «Domenica pomeriggio», si legge nel comunicato diffuso dall’ex detenuta, «mentre ero in viaggio verso Strasburgo, ho appreso con gioia che “una folata di buon vento” ha travolto le recinzioni poste a protezione del terreno sgomberato poco tempo fa con la violenza e in modo illegittimo a San Giuliano.
Così, con agghiacciante candore e naturalezza, Ilaria Salis descrive l’azione illegale di alcune persone che hanno sfondato i jersey posti dalla polizia a protezione dell’area. Un gesto celebrato dallo stesso movimento con tanto di video e foto a testimoniare la nuova occupazione.
«Le parole di Ilaria Salis in merito alla rioccupazione del terreno da parte dei No Tav sono inaccettabili», ha tuonato la deputata di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
Proprio la parlamentare meloniana era stata la prima a denunciare la scelta dell’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra di intervenire al centro sociale Askatasuna. E proprio lei è tornata sulle sue parole dopo l’escursione in Val di Susa: «Serve una censura netta perché il silenzio rischia di trasformarle in un lasciapassare per una violenza inaudita e vergognosa che ormai da troppo tempo colpisce il nostro territorio». Poi l’appello ai leader del campo largo: «Schlein e Conte prendano distanze da un alleato sempre più schierato con i professionisti delle aggressioni e i simpatizzanti dei sabotatori la cui pericolosità è certificata».

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