L’UNIFIL come manichini 15/10/2024
Commento di Michelle Mazel
Autore: Michelle Mazel

L’UNIFIL  come manichini
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2024/10/la-finul-pour-les-nuls-304069.html

UNIFIL2 cosa sta facendo in Libano? Niente. La missione ONU è clamorosamente fallita almeno dall'8 ottobre, da quando Hezbollah ha riattizzato il conflitto con Israele. Eppure il commento unanime della stampa è contro Israele, che chiede a UNIFIL di spostarsi e coinvolge i caschi blu, loro malgrado, nei combattimenti: visto che ormai si trovano presi fra due fuochi, con le basi di Hezbollah a due passi dalle posizioni dell'ONU. 

Ma come? Israele avrebbe osato sparare a dei soldati dell’UNIFIL – la Forza d’intervento delle Nazioni Unite per il Libano? Antonio Guterres soffoca dall’indignazione: “Gli attacchi contro le forze di pace sono un attacco al diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario. Potrebbero costituire un crimine di guerra.”

Cosa stanno facendo questi Caschi Blu sul lato libanese del confine con Israele? Sono lì per far rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza che prevede in particolare che nessuna forza paramilitare, compreso Hezbollah, si trovi posizionata a sud del fiume Litani.

Possiamo solo constatare con tristezza che hanno completamente fallito in questa missione.   Negli ultimi mesi, abbiamo visto la portata dell'influenza di Hezbollah sul Libano meridionale, con i terroristi che immagazzinano armi, munizioni e lanciamissili pronti all'azione negli scantinati delle case e che li usano per lanciare massicci colpi nel nord di Israele.

Ma in questi giorni un reporter del British Telegraph ha potuto vedere e filmare due tunnel scavati dall'organizzazione terroristica a meno di cento metri dalla base Unifil.

Il titolo: “L’ONU mantiene la pace nel sud del Libano. Questo tunnel di Hezbollah suggerisce il contrario.” Leggiamo:  “L'IDF sostiene che Hezbollah utilizza il personale UNIFIL come “scudi umani” operando a partire da un tunnel situato a meno di 100 metri dalla loro base... due tunnel scoperti dall'esercito israeliano sono a soli 10 metri di distanza l'uno dall'altro e servivano a due scopi diversi per Hezbollah. Uno di questi era un posto di osservazione, pieno di telecamere utilizzate per raccogliere informazioni su dei villaggi israeliani oltre il confine. L'altro è stato utilizzato per lanciare missili anticarro contro dei villaggi israeliani fino a quando la settimana scorsa i soldati israeliani non hanno invaso il Libano sudoccidentale.

Il reporter del NY Times fa un’osservazione simile:  “Abbiamo visto due tunnel che conducevano a una rete di nascondigli e depositi di armi, scavati nel terreno dell’altezza di almeno un piano. A meno di 200 metri di distanza si trovava una base utilizzata dai Caschi Blu.”

Apparentemente questi coraggiosi soldati operatori di pace non avevano visto né sentito nulla.     Si sono svegliati solo quando alcuni di loro sono stati colpiti durante uno scontro a fuoco tra Israele e Hezbollah. A proposito, usarli come scudi umani non è forse un crimine di guerra?

Cosa ancora più grave, il fatto che l’ONU e le grandi potenze che esortano Israele a “rispettare” l’UNIFIL,  si rifiutano ancora di ammettere che le infrastrutture militari di Hezbollah nel sud del Libano e le enormi scorte immagazzinate, nonché i tunnel che portano al confine, dovevano consentire alle forze Radwan – “unità d’élite” – di Hezbollah, di lanciare le sue truppe alla conquista della Galilea e lì perpetrare un massacro pari, se non maggiore, a quello del 7 ottobre?

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