Unifil: inutili e nemici di Israele 12/10/2024
Commento di Deborah Fait
Autore: Deborah Fait

Unifil: inutili e nemici di Israele
Commento di Deborah Fait

I caschi blu di Unifil: inutili e nemici di Israele. La comunità internazionale grida allo scandalo perché l'IDF li sloggia dalle loro postazioni. Nessuno si prende la noia di leggere perché: Hezbollah ha piazzato le sue postazioni a ridosso di quelle di Unifil. E i caschi blu non lo sapevano?

Tutti scatenati contro Israele ma si consoleranno presto perché domani sono previsti cortei antisemiti in tutta Europa perciò potranno sfogare i loro bollenti spiriti contro lo Stato di Israele, contro il Governo di Israele, contro l’Esercito di Israele. Ma vediamo di fare un riassunto degli avvenimenti e facciamo anche chiarezza: Israele non ha sparato sui soldati dell’ONU ma sulle torrette dove erano montate quattro telecamere basculanti che, mi dicono, possono essere facilmente hackerate dai terroristi. Nel momento in cui i soldati Israeliani sono entrati in Libano hanno avvisato l’Unifil di tenersi da parte, di allontanarsi perché quella era zona di guerra infestata da Hezbollah. Perché tutto il sud del Libano era in mano ai terroristi nonostante la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU prevedeva l’arretramento di Hezbollah al di sopra del fiume Litani? Molto semplice. In 20 anni Unifil ha fatto sonni profondi lasciando che i terroristi del Partito di Dio, portassero vicino al confine di Israele, rampe di missili e tutto i loro nutriti armamenti e da là colpissero regolarmente Israele con lanci di missili. Questo accadeva ben prima del 7 Ottobre 2023, 20 anni prima. Non solo, Hezbollah ha scavato in Libano centinaia di tunnel nel tentativo di sbucare in Israele e colpire con disumana ferocia qualche villaggio del Nord di Israele come Hamas aveva fatto al sud.  Dove era Unifil? Dormiva! Tutta la storia dei soldati dell’ONU è una storia ridicola e inutile. Nel 1967 erano al confine tra Egitto e Israele quando Gamal Nasser ordinò loro di andarsene perché doveva invadere Israele e loro, i coraggiosi Caschi Blu, se la svignarono a gambe levate lasciando Israele alla mercè del nemico. Il mondo fece silenzio aspettando l’eliminazione del Paese ebraico. Israele non solo si salvò ma vinse anche la guerra. Nel 2006 il capitano del contingente italiano, Roberto Punzo, fu colpito da Hezbollah, da allora ha perso l’uso delle gambe, è ancora in carrozzella ma non vi fu nessuna reazione da parte del governo italiano. Il ministro Crosetto si dia una calmata, è inutile che dica di non  prende ordini da Israele  e che quest’ ultimo  deve rivolgersi all’ONU. Da quando l’ONU dà ascolto a Israele? l’Idf ha avvisato, quella è zona di guerra infestata da Hezbollah, là si spara, non è un posto dove possano stare dei soldati delicati come Unifil che hanno regole di ingaggio ben precise e che hanno dimostrato di essere incapaci di fermare i terroristi. Avevo un amico che anni fa era vicino al contingente italiano in Libano, mi aveva detto chiaro e tondo che avevano una paura matta di Hezbollah e che erano ben felici di guardare dall’altra parte quando vedevano i terroristi trasportare armi per colpire Israele.  Nel 2008 il presidente Cossiga disse: “Posso dire con certezza che L’Italia ha un accordo con Hezbollah per cui le forze UNIFIL chiudono un occhio sul processo di riarmamento, purché non siano compiuti attentati contro gli uomini del suo contingente”. Quindi tutto confermato. L’Italia nel lontano 1973 con il Lodo Moro aveva venduto gli ebrei italiani a Arafat e ai suoi scagnozzi, dopo 40 anni ha venduto Israele ai terroristi Hezbollah. E ancora osano protestare se  Israele, durante una guerra feroce e disperata, completamente circondata da nemici che la vogliono distruggere, spara contro le telecamere sulle torrette Unifil ( dopo averli avvisati di allontanarsi) per evitare che i terroristi possano intercettarle e scoprire i movimenti dell’Idf.  

Dall’8 ottobre Hezbollah,  senza nessuna provocazione, non ha fatto altro che sparare centinaia di missili al giorno, ieri sono stati 190. Il nord di Israele è deserto, ormai sono più di 100.000 i civili sfollati e Israele vuole bonificare il sud del Libano per permettere loro di ritornare e ricostruire le loro case distrutte. Concludo con il comunicato stampa dell’Ambasciata d’Israele in Italia che dice tutto:

Comunicato stampa dell'Ambasciata d’Israele in Italia

 

Purtroppo l’organizzazione terroristica Hezbollah ha installato indisturbata le sue capacità militari vicino alle basi UNIFIL.

Da tempo Hezbollah attacca Israele operando nei pressi di queste basi, sparando sul territorio israeliano e scavando tunnel nelle vicinanze delle suddette basi per trascinare Israele in qualche provocazione.

Israele è costretto a rispondere a questi attacchi, per proteggere le proprie forze e l’incolumità dei propri cittadini.

Israele ribadisce che non è interessato a un’escalation in Libano, ma è tenuto a proteggere i propri cittadini in conformità con il diritto internazionale.

Come promesso, Israele ha aperto un'indagine sugli ultimi casi e trasmetterà i risultati in maniera trasparente alla controparte in Italia.

A questo proposito, l'attaché militare israeliano incontrerà oggi i vertici dell'esercito italiano, per illustrare i dettagli dell'indagine.

Israele agisce in modo trasparente e in stretta collaborazione con l’Italia e con le forze UNIFIL che operano sul campo, e si rammarica per qualsiasi danno alle Nazioni Unite e alle forze non coinvolte.

Israele apprezza gli sforzi dell'Italia per prevenire l'escalation nelle nostre aree e il suo contributo all'UNIFIL.

La comunità internazionale deve esigere il disarmo e il ritiro delle forze di Hezbollah in conformità con la risoluzione Onu 1701.” 

“La comunità internazionale esiga il disarmo e il ritiro di Hezbollah”, scrive l’Ambasciata! Purtroppo domani, giorno del Kippur, la ricorrenza più sacra per gli ebrei, la comunità internazionale si preparerà a sfilare urlando “A morte Israele”.

 

Deborah Fait
Deborah Fait