Israele e Netanyahu hanno fatto la storia e le sinistre mangiano fiele
Diario di guerra di Deborah Fait
Dopo 76 anni di guerre, terrorismo e morti, finalmente Israele si è tolto i guanti bianchi e ha dato a Cesare quel che è di Cesare. In altre parole Israele si è stancato e ha deciso di restituire tutte le sofferenze patite nei decenni per il solo fatto di esistere. Ci dicevano, dategli territori e staranno buoni. Gli abbiamo dato territori e hanno risposto con il terrorismo. Ci dicevano, fate un accordo di pace e avrete la pace. Abbiamo fatto Oslo 1 e Oslo 2, abbiamo portato Arafat a prendere il Nobel e hanno risposto con ondate di terrorismo e intifade. Ci dicevano, liberate i loro terroristi e riavrete Gilad Shalit. Abbiamo liberato 1027 terroristi, ci hanno ridato Shalit dopo averlo tenuto per 5 anni un buco e hanno ricominciato con il terrorismo. Ci dicevano, uscite da Gaza e tutto sarà risolto. Siamo usciti da Gaza, abbiamo lasciato loro serre moderne, tecnologia e tutta la Striscia perché potessero crearsi una Palestina e hanno distrutto tutto per incominciare a bombardare Israele con i loro missili, ammazzando civili, incendiando migliaia di ettari di boschi e coltivazioni. Ci dicevano, dategli soldi e vedrete. Gli abbiamo dato soldi, vettovaglie, medicine, acqua perché loro avevano distrutto a mitragliate l’acquedotto costruito da Israele, abbiamo permesso che arrivassero loro miliardi dal Qatar, dall’Europa e dagli USA. Hanno usato i soldi per costruire migliaia di chilometri di tunnel, per comprare armi di ogni tipo. E loro hanno continuato, imperterriti, a bombardare le città israeliane. Dal 2006 non hanno mai smesso ma noi dovevamo pazientare perché, poveretti, era colpa nostra, li avevamo “occupati”. Bene, li abbiamo dis-occupati ma hanno continuato. Terrorismo, morti e propaganda perché il mondo condannasse questo perfido Israele. Con Hezbollah la stessa cosa. Non si sa perchè sono 20 anni che ci bombardano. Per liberare la Palestina, dicono, perché devono distruggere Israele, dicono. Ma loro, i cosiddetti palestinesi, avevano rifiutato più e più volte di avere uno Stato, dal 1948 in poi. E perché poi avrebbero dovuto fare tanta fatica? Erano mantenuti dal mondo intero, chi glielo faceva fare di creare uno Stato e mettersi a lavorare? Meglio tenerlo come scusa perché il mondo intero condannasse Israele e la loro inventata “occupazione”. Israele, a forza di usare i guanti bianchi, a forza di dire all’esercito di star buono e non reagire troppo, è arrivato al 7 Ottobre, L’abominio assoluto del genere umano, il giorno della barbarie più primitiva si possa immaginare, il giorno in cui la civiltà è stata violentata e annientata. Dopo quel sabato di orrori, per un anno Israele ha combattuto con le mani legate, con gli USA che dicevano “piano, non reagite troppo, State buoni e state fermi”. Per un anno, con i nostri ostaggi sottoterra, abbiamo tentato di non fare troppi morti tra i barbari che ballavano alla notizia delle stragi in Israele. Non è servito perché Hamas metteva la sua popolazione sotto le bombe che cadevano in aree che dovevano esser state sgomberate, mettevano i loro terroristi dentro scuole, case private ospedali, in mezzo a bambini, a malati perché fossero colpiti e per poter dire al mondo quanto perfido fosse Israele. Naturalmente tutti credevano ai barbari. L’otto ottobre, due settimane prima che Israele incominciasse la guerra a Gaza per tentare di liberare gli ostaggi, Hezbollah ha bombardato il nord del paese. Morti, feriti, evacuazioni di 100.000 persone, mezza Galilea incendiata dai loro droni. Nel frattempo in Europa e in America gli sciacalli propal urlavano, ululavano contro Israele. Assassini, assassini. Palestina libera dal fiume al mare. Netanyahu è andato alle Nazioni Unite, ha parlato con forza, come sa fare lui ed è stato un grande. Ha detto in faccia all’assemblea che sono un letamaio di antisemitismo e ha dato ordine all’IDF e al Mossad di togliersi i famosi guanti bianchi e di agire, senza dire una parola all’America. Questa è stata la decisione vincente, fare finalmente in autonomia, quello che Israele riteneva giusto per eliminare il terrorismo. Detto fatto, in Libano telefonini, cercapersone e tutto quello che aveva qualcosa di elettrico e apparteneva a Hezbollah ha incominciato a esplodere. Centinaia di morti tra gli adepti del “Partito di Dio” e migliaia di feriti. Hezbollah non sapeva più cosa fare, dove andare, con cosa contattare i compari. E l’America ancora una volta è rimasta con tanto di naso. Nasrallah , trenta metri sottoterra, si sentiva sicuro, niente cellulare, niente cerca persone ma era vivo. Per poco perché Israele aveva nel frattempo inventato una bomba che arrivava praticamente al centro del globo. Ha trovato il punto esatto dove si trovava il capo dei terroristi libanesi e lo ha centrato in pieno. Di lui hanno trovato solo un anello bruciacchiato e , dicono, una specie di corpo. Hamas è ridotto a zero e Sinwar, se è ancora vivo, è solo un morto che cammina. Hezbollah è ridotto al lumicino. Il mondo è più pulito e dovrebbe ringraziare Israele. Invece no! Tutta la sinistra piange di rabbia. I comunisti sputano veleno. Gabriele Rubini, uno sconosciuto personaggio che preparava panini in diretta TV e se li mangiava sbrodolandosi tutto di grasso colante, ha trovato il suo filone d’oro, antico quanto attuale, per sbarcare il lunario, l’antisemitismo. Con i suoi compagni del Nuovo Partito Comunista, è andato in piazza a urlare le solite cazzate miserabili contro Israele e gli ebrei, sventolando bandiere palestinesi e mostrando cartelli di “ebrei” da eliminare. Uno di questi portava l’immagine della senatrice Liliana Segre, definita “agente sionista”. I manifestanti hanno fatto due minuti di silenzio per ricordare il “fratello” Nasrallah, ignari che in Libano, in Siria, folle intere urlavano di gioia “Thank You Israel” per essere state liberate dal mostro. Non contenti i brigatisti del Nuovo PCI, si sono poi riuniti in uno dei loro covi per invitare i simpatizzanti a segnalare le case di ebrei. “Se uno non dorme la notte ed è in grado di selezionare dei muri, dove sa che all’interno di quelle case vivono degli agenti sionisti, 3,80 euro di bomboletta e inizia a scrivere”. Chef Rubio, con il suo vocabolario da prima elementare, gira per le piazze per fare proseliti e andare a Roma il 5 ottobre, nonostante il divieto a manifestare di Piantedosi. L’Italia non ha la forza di mettere le manette a gentaglia come Rubini e ai suoi compari del Nuovo PCI, se lo facesse insorgerebbe tutta la sinistra antisemita con il Partito Democratico in testa. Per fortuna in Germania tira un’aria diversa e il governo tedesco ha avvisato: “ogni individuo che posterà lo slogan ”From the River to the Sea, Palestine Will be Free”, perderà la cittadinanza tedesca e se porterà quei cartelli in pubblico verrà arrestato.“
Che dire? Grande Germania e povera, piccola Italia. E, naturalmente, grandissimo Bibi Netanyahu.
Deborah Fait
takinut3@gmail.com