Riprendiamo da LIBERO di oggi, 22/09/2024, a pag. 12, con il titolo "Israele continua a martellare il Libano. A pezzi i vertici di Hezbollah" l'analisi di Maurizio Stefanini.
Maurizio Stefanini
L’offensiva di Israele contro Hezbollah continua, con un metodo che si rivela poco per volta. Prima l’ondata di esplosioni di cercapersone, walkie talkie e pannelli solari ha scosso i quadri. Poi un raid aereo ha colpito i comandanti militari con un attacco mirato.
Terza fase, l’attacco alle infrastrutture. Ieri sono stati così colpiti 180 obiettivi nel sud del Libano, smantellando migliaia di lanciarazzi, ma anche complessi di lancio e infrastrutture terroristiche. Tutto equipaggiamento che, ha reso noto l’esercito israeliano sul suo canale Telegram, «era pronto per essere utilizzato immediatamente per sparare in territorio israeliano». Secondo le Forze Armate israeliane, gli attacchi sono stati effettuati dopo che il movimento sciita libanese aveva lanciato circa 90 razzi verso Israele. Pochi minuti dopo l'annuncio, dal sud del Libano è partita un’altra raffica di circa 25 razzi verso il nord di Israele. La polizia afferma di aver ricevuto segnalazioni di impatti di razzi che hanno causato danni e innescato incendi. Non ci sono notizie di feriti.
Secondo il ministero della Salute libanese, almeno 37 persone, tra cui tre bambini, sono state uccise e altre 68 ferite nell’attacco di venerdì. L’azione è stata effettuata da aerei da combattimento F-15, che hanno lanciato quattro missili penetranti che hanno colpito il secondo piano interrato dove si stava tenendo la riunione tra il capo delle forze militari di Hebollah Ibrahim Aqil e un'altra ventina di comandanti del gruppo sciita legato all'Iran, riferiscono le tv israeliane. I missili penetranti hanno causato il crollo dell'edificio residenziale nel sobborgo di Beirut di al Jamus, roccaforte del partito di Dio. Secondo al Jazeera, Hezbollah ha riferito di un aumento del numero dei suoi membri uccisi ieri nel raid israeliano alla periferia meridionale di Beirut. Arrivando a due comandanti militari e 14 combattenti morti. Tra le vittime, Hezbollah ha elencato il capo dell'unità d’élite Radwan, Ibrahim Aqil, e un alto comandante della stessa forza speciale, Ahmed Wahbi. Secondo Haaretz, trai nomi ci sarebbero anche altri due responsabili delle forze Radwan, Abu Yasser Attar e Al-Hajj Nineveh.
Le tensioni tra Libano e Israele sono aumentate dopo che il 30 luglio l’esercito israeliano aveva attaccato una casa residenziale nel quartiere di Haret Hreik, a sud di Beirut, distruggendo completamente l’edificio. Tra le vittime c'era l'alto comandante di Hezbollah, Fuad Shukr. Il 17 e 18 settembre, in diverse parti del Libano, sono stati segnalati diversi attacchi.
Hamas - riporta Al Jazeera - ha condannato l'uccisione del comandante di Hezbollah, Ibrahim Aqil, ieri descrivendolo come un «crimine» e una «follia» per la quale Israele pagherà un prezzo.
Ieri mattina un attacco aereo ha colpito anche un gruppo di miliziani di Hamas nell'ex scuola al Falah nel quartiere Zeitoun di Gaza che secondo l’esercito israeliano veniva usata per attaccare le sue truppe, e secondo Hamas era invece piena di civili: «Almeno 17 martiri, tra cui otto bambini, e più di 30 feriti, la maggior parte dei quali bambini e donne, a seguito di un attacco missilistico israeliano alla scuola C di Al-Zaytoun».
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