ONU, l'eterno schifo. Esplosioni benvenute in Libano
Diario di guerra di Deborah Fait
Qualcuno ricorda l’orgia di odio antisemita che si è svolta a Durban, Sud Africa, nel 2001? La Conferenza Mondiale Contro il Razzismo fu caratterizzata da una continua caccia all’ebreo per le strade della città, da tentativi di linciaggio da parte di bande di giovinastri trasformatisi in belve assetate di sangue. Israele abbandonò la Conferenza, seguito, per protesta e solidarietà dagli USA. I lavori proseguirono intrisi della aberrazione di quelli che dovrebbero essere i principi di uguaglianza e giustizia e altro non furono che una festa dell’odio contro lo stato ebraico. Odio antisemita all’ennesima potenza. Alle successive Conferenze Israele non partecipò più, come gli Stati Uniti e alcuni paesi europei, tra cui l’Italia. Nel 2001 fu cancellata dall’agenda della conferenza la voce antisemitismo. Quest’anno a Ginevra si riunisce la 57° sessione del Consiglio per i diritti umani e tutti si aspettano una nuova “risoluzione Durban” che sarà messa ai voti il 9 Ottobre, due giorni dopo i massacri palestinesi in Israele. Tutto fa pensare che questa nuova conferenza continuerà la tendenza di odio del 2001 perché le stragi del 7 Ottobre e le ondate di antisemitismo in tutto il mondo non sono menzionate nell’ordine del giorno della risoluzione. L’omissione dell'antisemitismo e dei massacri di civili israeliani, bambini, donne, uomini e vecchi inermi preoccupa profondamente e, per essere meno eleganti e politicamente corretti, diciamo che fa letteralmente schifo. Il pogrom di Hamas non è stato un isolato episodio di violenza, è stato un attacco immotivato e ideologico contro gli ebrei, è stato una specie di prova generale per altre stragi fino ad arrivare al progetto della distruzione di Israele. L’ONU ha sempre dimostrato che le vite degli ebrei valgono meno di quelle di qualsiasi altro popolo dando l’ennesima prova di essere un organismo che pratica un antisemitismo istituzionalizzato, esattamente come accadeva nell’Europa nazista della “soluzione finale”. Il pregiudizio dell’ONU contro Israele ha una lunga storia, le risoluzioni contro lo stato ebraico sono infinite e hanno superato quelle di ogni altro paese, di ogni dittatura, di ogni Stato canaglia.
Siccome sto scrivendo da un paese in guerra, capita che si accavallino le notizie e in questo momento sto ricevendo a raffica annunci di varie esplosioni in Libano. A Beirut circa un migliaio di radio trasmittenti, cerca persone e cellulari sono esplosi tra le mani di un migliaio di terroristi Hezbollah e loro sostenitori. “Sfortuna” vuole che anche l’ambasciatore iraniano a Beirut fosse in possesso dello stesso tipo di telefonino usato da Hezbollah e, guarda caso, è esploso anche lui, rimanendo ferito più o meno gravemente. Il sito Israele Today scrive: i due figli del leader di Hezbollah Wafik Safa sono rimasti feriti nella serie di esplosioni in Libano, uno dei quali in modo grave. Ferito anche il figlio del deputato Hezbollah Hassan Fadlallah. Il parlamentare libanese membro di Hezbollah, Ali Ammar: “Mio figlio Muhammad Mehdi è stato ucciso nell'esplosione del suo cercapersone.” Non vorrei essere troppo ottimista ma sembra di essere tornati agli anni gloriosi in cui se un terrorista che aveva combinato qualcosa in Israele, entrava in una cabina telefonica ( ricordo un caso di anni fa quando non esistevano ancora i cellulari), afferrava il telefono e bum saltava per aria! Adesso con il progresso non occorre più entrare in una cabina telefonica, salti in aria lo stesso, caro Terrorista. Le fonti libanesi parlano di 3000 feriti, 9 i morti. Ma chi mai sarà stato? I venusiani? I marziani? Sicuramente qualche extraterrestre stanco di essere disturbato in continuazione dai missili libanesi che rompono la calma dei cieli, ha provveduto a vendicarsi. Chi scherza col fuoco, prima o poi ne rimane bruciato, cari amici terroristi, e beccatevi adesso questi regalini. C’è una canzone israeliana che dice “Kibalti matanà”, -Ho ricevuto un regalo- e adesso godetevelo!
Deborah Fait