Riprendiamo da LIBERO di oggi, 16/09/2024, a pag.1/3 con il titolo "Il problema è la sinistra " l'editoriale di Mario Sechi.
Mario Sechi
La sinistra che non vince le elezioni continua a regolare i conti politici per via giudiziaria. Non accade solo in Italia, basta dare uno sguardo alla battaglia elettorale negli Stati Uniti, dove i tribunali e le agenzie del governo sono scatenati contro Donald Trump e ora anche contro Elon Musk. La consegna del nemico alla magistratura è la prassi, la messa sotto accusa arriva in perfetta sincronia con il sistema dell’informazione progressista, l’avversario politico va alla sbarra da colpevole e non da presunto innocente. Sempre che al processo ci si arrivi, perché spesso le accuse cadono, ma lo stigma della colpevolezza resta.
Salvini non doveva andare a processo, quella dei magistrati è un’invasione di campo, qualunque sia il verdetto. In gioco c’è l’autonomia della politica, delle istituzioni. Un programma di governo, votato dagli elettori, costituzionale, sottoposto allo scrutinio del Parlamento sovrano, viene di fatto annullato dalla magistratura. È un’operazione che sull’immigrazione avviene su più piani, dalle richieste di asilo fino alle espulsioni. La norma perde la sua certezza, così salta la divisione dei poteri.
Il Partito democratico con Elly Schlein ha importato l’ideologia dei liberal americani, una cultura woke distruttiva, dal passato ha riesumato il giustizialismo (mai morto), demonizza l’avversario, ha scelto la piazza, agita il cappio, è in competizione nella piazza della forca con il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte.
L’impostazione ideologica dell’inchiesta su Salvini è lampante, emerge dalle parole usate dall’accusa, è un mantra giudiziario che ha tre stadi di sviluppo: passa dalla fase istruttoria al dibattimento e infine al Parlamento. È il tentativo di imporre un’agenda opposta a quella della maggioranza che ha vinto le elezioni. È una astratta politica dei confini aperti che è una minaccia alla convivenza, non è un problema che riguarda solo le grandi città, investe in pieno la provincia. Il caso di Springfield, in Ohio, è una prova, liquidato dai dem come una storia di gatti in padella, è diventato un tema centrale della campagna presidenziale americana, ha rivelato il sottosopra dello straniero catapultato in un mondo dove tutto è permesso. In Italia abbiamo ancora la possibilità di evitare il caos, non replicare gli errori di altri Paesi europei, come Francia, Germania, Olanda, Svezia e altri che si sono svegliati, troppo tardi. Questo sarà possibile solo con il centrodestra a Palazzo Chigi. Sull’immigrazione la sinistra non è la soluzione, è il problema.
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